L’«antipatica» di Primo piano Riservata e severa come il padre

L’illustre cognome lo porta stampato in faccia, tanto somiglia al padre Enrico, e nei modi, ché è brusca, riservata, autoritaria come lui. Ma se le sia stato d’aiuto o piuttosto di peso nella sua carriera, non è dato sapere.
Bianca Berlinguer non ha mai voluto parlarne, neppure quando, era il 2000, imperversava l’inchiesta su «parentopoli» e il suo telefono non smetteva di suonare, con i colleghi giornalisti a chieder lumi sulla sua assunzione in Rai nel ’91, un anno dopo aver preso la tessera di giornalista professionista. Le bastò ripetere un «ci sentiamo più tardi» fino a quando si faceva troppo tardi. Primogenita dei quattro figli del leader comunista e di Letizia Laurenti, Bianca Berlinguer, 49 anni, conduce l’edizione serale del tg3 e Primo piano. Antipatica per scelta, alla D’Alema, suscita sentimenti contrastanti, senza vie di mezzo. Sandro Curzi si batté per affidarle la direzione del Tg3: «È molto brava e molto telegenica». Il padre di Striscia la Notizia Antonio Ricci fu tagliente: «Mi piacerebbe come velina per la sua bellezza androgina da bibliotecaria, ma ha tenuto nascosta una notizia sgradita ai vertici dell’Ulivo», disse accusandola di non aver dato la notizia che Nanni Moretti, era il 2002 dei Girotondi, li aveva attaccati duramente. La fede a sinistra non cerca di nasconderla, e non è raro che si innervosisca durante le interviste a esponenti del centrodestra.


Su Internet c’è persino un Fans club: la definiscono «Dominatrice del tg3», scrivono cose tipo: «Sempre ineccepibile nel condurre, negli ultimi anni ha migliorato molto il suo look, proponendosi in video in modo più sexy».

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