Ci vogliono soldi, tanti soldi, almeno 5mila euro per riportare Emil Enea in Romania. Ma i familiari sono intenzionati a farlo e per questo hanno aperto una colletta tra gli altri rom, per ricondurre a casa il bimbo morto nel rogo della catapecchia di via Novara. Dallincendio scoppiato nel cuore della notte, sono riusciti a fuggire il padre di Emil, 46 anni, la madre Lumina 43 e gli altri quattro fratelli. Lui non ha fatto in tempo, gli è caduto il tetto in testa. Ora larea è stata chiusa da un nastro biancoazzurro con su scritto «area sotto sequestro». Significa che cè uninchiesta in corso, forse sarà necessaria unautopsia, per cui in ogni caso il corpo del ragazzino non sarà restituito tanto presto ai familiari. Ma poi Emil non verrà sepolto in Italia.
«In casi come questi - spiega Maurizio Pagani dellOpera Nomadi - i rom preferiscono fare una cerimonia con i loro riti, con il funerale vero e proprio da celebrare poi nella terra dorigine». Un viaggio costoso, gli Enea non possiedono nulla, e 5mila euro per loro è una cifra irraggiungibile. Cercheranno di racimolarla tra amici e parenti, per far riposare finalmente il loro piccolo Emil in Romania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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