nostro inviato a LAquila
È un ricordo doloroso, ma anche la memoria di un orgoglio: «Credo di avere degnamente rappresentato come responsabile del governo il popolo italiano che si è stretto intorno a voi. Queste cose credo che facciano bene a una Nazione». Silvio Berlusconi sul palco dellAuditorium della scuola della Finanza di Coppito fa lanchorman. Il presentatore. È a suo agio Berlusconi allAquila. Vicino a lui Gianni Letta e Guido Bertolaso, nella sua ultima uscita pubblica allAquila, probabilmente, da capo della Protezione civile. Il premier inizia spiegando che arriva dal Veneto, dalle zone alluvionate, dove ancora una volta si è visto che lo Stato cè, «ha testimoniato di saper fare lo Stato». I ragazzi dellAquila Rugby gli consegnano una maglia simbolo, come tifoso e come «sponsor». Berlusconi ha versato uningente somma per sostenere la squadra aquilana («Ho fatto quello che ho fatto a una condizione: che non lo sapesse nessuno»). Qui non cè la politica dei tradimenti e delle Sconfitte. Nel pubblico lo ascolta gente che si è sporcata le mani nel terremoto, che ha estratto cadaveri e feriti.
Berlusconi consegna 17 benemerenze a chi ha lavorato indefessamente allAquila in quei giorni. Ai rappresentanti dei Vigili del fuoco (standing ovation della platea), dellesercito, della Croce Rossa, della Protezione civile («la miglior Protezione civile del mondo»), di tutte le forze armate, polizia, carabinieri («listituzione più amata»), degli alpini.
Ricorda il dolore del giorno del funerale, «tutte quelle bare una in fila allaltra». Parla di quel terremoto del 6 aprile del 2009, ma sembra che parli di se stesso: «Ripensavo oggi alla poesia di un nostro grande poeta, Giovanni Pascoli: La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nellultima sera...». Scherza con Enzo Boschi, presidente dellIstituto di geofisica e vulcanologia (Ingv): «Allora, lei adesso ci deve promettere che non ci saranno più scosse». Boschi: «Speriamo...». Parla a braccio, racconta le barzellette sui finanzieri (ma non sul palco, passeggiando tra gli allievi marescialli della prima fila). Aggiusta la cravatta del presidente del Cnr, Luciano Maiani, prima della foto. Conferendo la benemerenza alla Finanza ricorda lospitalità «straordinaria» durante il G8, «che ci ha fatto avvicinare a voi. Perché lo sapete». Si ferma, poi aggiunge: «La Guardia di finanza è quella che ci fa pagare le tasse ed è giusto che ci sia. Se tutti pagassero le tasse... pagheremmo un po meno. Lo dico io che credo di essere il primo contribuente italiano». Risate nel pubblico. Anche Berlusconi ride divertito. «Auspico - ha quindi proseguito - che la lotta contro levasione possa continuare», così «ci potrà essere una pressione minore per noi onesti pagatori delle tasse».
Loda anche lesercito, per il «lavoro straordinario», e per le missioni internazionali, «che ci lustrano nel mondo». Per il Veneto una riunione ristretta oggi a palazzo Chigi con Tremonti e Zaia deciderà i fondi da garantire «ai 121 Comuni colpiti». LAbi, lAssociazione delle banche italiane, «ha deciso di stanziare 700 milioni in prestiti per imprese e famiglie». La manifestazione del comitato 3.32 è lontana da Coppito e piuttosto sguarnita. Berlusconi ricorda che ci sono più di 3 miliardi di fondi «pronti per essere spesi» per lAquila, ora «tocca alle autorità locali»: «Promisi che il governo sarebbe stato vicino e abbiamo mantenuto la parola data».
«Per LAquila pronti tre miliardi»
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