Tra lAsl di Milano e i giudici non è esploso alcun giallo dei bilanci spariti. Alimentare nella pubblica opinione il sospetto di condotte amministrative illecite e occultanti di obblighi contabili cui questa azienda ha sempre puntualmente adempiuto, è improprio oltre che lesivo della nostra immagine. Far credere che vi sia in atto un contenzioso tra Asl Milano e Corte dei Conti è impresa giornalistica davvero ardita: le parole del presidente Claudio Galtieri, pronunciate in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, erano riferite alla situazione delle Asl in generale e non a quella dellAsl di Milano nello specifico che, senza possibilità di smentita alcuna, adempie a tutte le normative in termini di una corretta gestione delle risorse finanziarie. Si erge, quindi, che Asl di Milano - oltre a non compiere alcuna opera di occultamento dei bilanci - produce ogni anno tutte le prove di bilancio che rappresentano la vita economica dell'azienda. È falso affermare che «non si hanno notizie di quanto denaro è entrato nelle casse di corso Italia e di quanto ne è stato speso» e troviamo incomprensibile tale affermazione se rivolta a una azienda che chiude anche l'anno col bilancio in pareggio. Asserire che «da tempo la relazione non viene consegnata agli organi di controllo» è priva di senso così come non corrisponde alla realtà il fatto che siamo stati sollecitati a produrre i conti giudiziali: nessuna comunicazione di questa natura è mai arrivata in Corso Italia 19.
Il Giornale non intende alimentare sospetti ma ragionare sulle perplessità del presidente della Corte dei Conti, secondo cui «Del tutto singolare è la situazione delle Asl che risultano non presentare i conti giudiziali da moltissimi anni».
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