L’assessore al Bilancio non sa quanto prende di interessi

L’assessore regionale al Bilancio, Pippo Rossetti, accetta di buon grado che il governo si prenda i soldi dalla sua cassa. Il capogruppo leghista, Edoardo Rixi, lo attacca giudicando «sconcertanti le sue parole». E i due finiscono per scontrarsi anche sul paragone che vorrebbe Monti come Mussolini, cioè pronto a prendersi i soldi destinati alle Regioni senza che nessuno provi a contraddirlo.
In tutta la vicenda, che nasce dalla decisione del governo di farsi consegnare dagli enti locali i soldi della tesoreria per accorpare il capitale su un unico conto corrente e incassare gli interessi concessi dalla banca, l’aspetto però più incredibile è che l’assessore al Bilancio non sappia quanto ottenga di interessi la Regione sul proprio conto corrente.
Il nodo della discussione sta infatti tutto sulla percentuale ottenuta. Finora i soldi incassati dalle tesorerie (nel caso della Regione, dalla Carige) fruttavano pur sempre qualcosa. Ora quel qualcosa se lo prende il governo. «Diciamo no al metodo ma non riteniamo di sottrarci per un breve periodo al sacrificio che il governo sta chiedendo agli enti locali», taglia corto l’assessore che fino a pochi mesi fa invece era il primo ad addossare al governo ogni colpa per qualsiasi cassa vuota si ritrovasse ad avere. Ora invece, guai a toccare Monti. Ed è proprio questo gli rimprovera la Lega, che vorrebbe un atteggiamento più agguerrito, come quello tenuto da altre amministrazioni tipo quella veneta che ha già dato il via a tutti i ricorsi possibili.
Già, ma di cosa stiamo parlando? Di che cifre? Ieri la Regione Liguria ha provveduto a versare circa 1,5 milioni nella cassa della tesoreria unica romana. E quanti interessi avrebbe preso la Regione da questa cifra? «Non lo so, non so quale sia il tasso che ci applicano - confessa Rossetti -. Ma comunque sarà poca cosa. Non sarà certo molto più dell’1 per cento». L’assessore non sa dunque quanto rendano di interessi i soldi dei liguri. E soprattutto spiega che il tasso non sarà certo alto. Incredibile, soprattutto per cifre che se a una Regione possono apparire ben poca cosa, restano comunque consistenti, Anche perché la tesoreria, quando entrano i soldi della Sanità, vede conti di centinaia di milioni di euro. Tassi intorno all’1 per cento, su certe cifre, apparirebbero quantomeno fuori mercato.


Ma per l’assessore Rossetti ieri da Roma è arrivata almeno una buona notizia. Il suo collega alla Sanità Claudio Montaldo, i conferenza Stato-Regioni ha ottenuto per la Liguria 35 milioni di euro in più per la Sanità, che passa da 3,18 miliardi a 3,53 miliardi.

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