L’assessore smentisce la giunta, poi anche se stesso

A dispetto delle due principesse che «vivranno felici e contente», a palazzo Tursi non sempre si va d'amore e d'accordo. Sull’iniziativa «Due regine, due re», che si è tenuta sabato scorso alla biblioteca Edmondo De Amicis di Genova, che ha visto alcuni bambini coinvolti nella scrittura di fiabe a tematica omosessuale, emergono punti di vista differenti. «È una iniziativa presentata dalla biblioteca in occasione di un programma più generale sulle diversità - spiega al consiglio comunale l'assessore Andrea Rainieri, interrogato sul tema -, in cui erano compresi anche altri temi: handicap, povertà, debolezze». Ma allora, con il Gay Pride di giugno, nulla a che spartire? Stramo, perché «il Comune - si legge in una lettera scritta dal sindaco Marta Vincenzi al consigliere regionale Nicola Abbundo - conferma il patrocinio alle manifestazioni del Genova Pride». Infatti, uscito dall'aula, Ranieri si rimangia quello che aveva detto in aula: «Il convegno - spiega - era comunque collegato al Pride». Insomma, smentita al suo stesso sindaco e controsmentita a se stesso.
Critici i consiglieri comunali del Pdl, che hanno interrogato l'assessore sul tema: Raffaella Della Bianca, capogruppo, ha chiesto le dimissioni del direttore della biblioteca e dello stesso Andrea Ranieri. «Bisogna accertare le responsabilità di questa scelta - afferma - Mancano buon senso e principi morali». «Un’iniziativa poco opportuna. Fortemente turbativa», secondo Giuseppe Murolo. «Schifosa e sporcacciona», invece, per Gianni Bernabò Brea, La destra, che chiede anche che i libri della sezione «omo-affettiva» della biblioteca siano bruciati: «Lasciate stare i bambini - dice Bernabò Brea -. Quei libri non possono restare in una biblioteca comunale». Per l'assessore Ranieri, tanto clamore non è giustificato. Diciotto le persone che hanno preso parte al laboratorio, sabato. Tra loro, 4 bambini, accompagnati dai genitori. «La favola - dice l'assessore - è solo un modo semplice per ragionare sulla diversità. Non era un invito ai bambini a scegliere le gioie dell'omosessualità, ma un modo per capire tutte le sfumature che può avere l'amore».
Sul tema dell'omosessualità, è intervenuto nuovamente Bernabò Brea, con una interpellanza sui «bassi». Quelli della Maddalena, per volere di Tursi, sono stati chiusi. Ma poco lontano, nel ghetto, i trans esercitano ancora il mestiere più antico del mondo.

Nel documento rivolto al sindaco, il consigliere de La Destra avanza l'ipotesi di «una particolare predilezione per i trans» da parte della giunta, «tanto da volere allontanare le prostitute e al contempo salvaguardare il "terzo tipo"». «Sì, mi piacciono i trans - ha risposto provocatoriamente l'assessore alla sicurezza Francesco Scidone -. E non posso perdere tempo con queste cose».

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