nostro inviato a Nogara (Vr)
Il sottosegretario Gianni Letta ne fa un «esempio da seguire». Nella Giornata mondiale dellambiente, una multinazionale come la Coca-Cola inaugura un impianto per la produzione di energia ecologica che abbatterà di due terzi le emissioni di anidride carbonica nellaria. Un esempio che è un paradosso: unazienda «global» più verde di mille attivisti «no global». Prima di tagliare il nastro tricolore, Letta cita perfino Naomi Klein e il suo No logo, libro-manifesto del movimento anti-globalizzazione, facendo intendere che la stagione in cui le multinazionali erano brutte sporche e cattive è ormai tramontata: oggi la Coca-Cola è più verde dei Verdi.
Un gigante dellindustria globale è un esempio di innovazione ecologica, il marchio che per anni è stato oggetto di boicottaggio è simbolo di lungimiranza, sostenibilità, avanguardia imprenditoriale. La bibita più diffusa al mondo, che accompagna la pizza ma anche laltra bestia nera dei «no global» e cioè i McDonalds, guida la lotta contro le emissioni nocive e per lenergia pulita. E Letta (che elogia il nucleare definendolo «più sicuro e più pulito di altre forme di energia») si augura che sia linizio di un «contagio virtuoso» di una «crescita che rispetta lambiente». «Leconomia riprende a girare, limpegno di chi fa impresa è difficile ma ci sono ancora tanti profeti di sventura che predicano apocalissi - ha aggiunto -. Fortunatamente atti di fiducia come questo dicono che le crisi si possono superare. Leconomia mostra segni di ripresa e lItalia mostra la sua capacità di attrazione».
Nogara è un paesotto immerso nelle risaie del vialone nano al margine del Nordest dei distretti e delle piccole imprese che però accoglie centinaia di multinazionali. Qui la Coca-Cola viene prodotta, imbottigliata e distribuita in tutta Europa da prima che nascesse lattuale sindaco Simone Falco, un barbarossa leghista di 26 anni che ieri mattina era lautorità più giovane tra il vice di Berlusconi, il vescovo, i top manager europei del gruppo Hbc e i vertici della Confindustria veronese. Lo stabilimento sforna ogni anno 530 milioni di litri di bibite gassate in bottiglie di vetro e plastica, lattine e brick. Nel 2007 la Coca-Cola Hbc (sigla che sta per Hellenic Bottling Company, capofila europea con sede ad Atene) ha varato una serie di programmi «verdi» per risparmiare acqua ed energia e produrre meno rifiuti con centrali di cogenerazione, pannelli fotovoltaici, impianti di riciclaggio.
Questo sforzo ha ridotto del 7 per cento nel 2009 i consumi globali di energia e del 6 per cento quelli di acqua, del 9 per cento le emissioni di anidride carbonica mentre ha portato al 98 la quota di rifiuti recuperati o riciclati in azienda. Gli impianti di cogenerazione come quello inaugurato ieri nel Veronese costruito dalla multinazionale americana ContourGlobal (ne sono già in funzione tre negli stabilimenti in Romania, Ungheria e Irlanda e producono energia elettrica e termica) hanno contribuito ad abbattere le emissioni del 66 per cento. Lefficienza energetica degli impianti raggiungerà l83 per cento rispetto alle tecnologie tradizionali. E quando il programma sarà completato la riduzione complessiva delle emissioni sarà del 20 per cento.
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