L’Eliseo sbarca su internet e mette «in vetrina» le prove

L’Eliseo conquista il web. Il teatro di via Nazionale prova a catturare il pubblico della rete con «Eliseo 2.0», un’idea innovativa che accende i riflettori sui provini, sulle prove e sulle attività collaterali che gli utenti di internet avranno modo di seguire in diretta attraverso la Web Tv del teatro. Il pubblico da casa così diventa partecipe della vita del teatro ma poiché vedere uno spettacolo in streaming non è certo eccezionale questa iniziativa gli offre l’opportunità di partecipare alla costruzione dello spettacolo, di ammirare il dietro le quinte e di spiare tutto il lavoro di preparazione che precede una prima teatrale.
Il debutto live sulla rete è affidato all'iniziativa «Napoletango lab», work in progress che punta alla realizzazione di uno spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Sepe. Dopo un’anteprima a giugno al San Carlo di Napoli Napoletango inaugurerà la nuova stagione dell’Eliseo il prossimo 12 ottobre per restare in scena fino al 14 novembre. Lo spettacolo è la storia di una chiassosa e numerosa famiglia circense, gli Incoronato, conosciuta a Napoli per la speciale arte e passione per il tango. Dopo tante esperienze in locali di terz’ordine gli Incoronato vengono finalmente ingaggiati per un vero spettacolo in un vero teatro. Si tratta ovviamente di un progetto sperimentale ma che in questa prima fase ha già fornito risultati di tutto rispetto: dal sito www.napoletango.com dall’inizio di aprile sono andati in onda i provini per la scelta degli attori e anche il laboratorio che Sepe porta avanti (fino al 7 maggio) con 30 ragazzi per selezionare il cast finale dello spettacolo e in due settimane sono stati registrati oltre 5mila contatti con quasi 15mila visitatori.
In più dal 9 maggio al 9 giugno sul sito (e anche su www.rai.tv) sarà possibile assistere alle prove dello spettacolo. Se si procede di questo passo l’intenzione del direttore dell’Eliseo, Massimo Monaci, è di creare un vero e proprio palinsesto con la vita del teatro dalle prove degli spettacoli in cartellone, alle letture e alle altre attività che di solito sono realizzate nel foyer.


«L’idea che un anno e mezzo fa abbiamo avuto Sepe e io - chiarisce il direttore - è di cercare di amplificare l’aggregazione sociale che fin dall’antica Grecia ha svolto il teatro, e stiamo provando a farlo con un nuovo strumento, come la rete, che unisce in modo virtuale gente diversa sparsa per il mondo e vedere come va a finire. Io sono fiducioso anche se è solo un esperimento».

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