Roma

L’ex presidente: «La Pisana non fa rispettare le norme in materia di lavoro». Il centrodestra in coro: «Crisi lacerante all’interno della maggioranza» D’Amato si dimette, Marrazzo ora barcolla Il consigliere di Al lascia la commissione per la rifor

Stefania Scarpa

Una nuova crepa nella maggioranza regionale. Alessio D’Amato, consigliere regionale di Ambiente e lavoro, si è dimesso ieri da presidente della commissione speciale per la riforma del sistema sanitario. Dimissioni irrevocabili, come spiega D’Amato in una nota in cui sottolinea come «non ci sono le condizioni perché io possa presiedere la commissione speciale per la riforma del sistema sanitario regionale. Credo infatti che una maggioranza che non è in grado di far rispettare le norme in materia di lavoro per i dipendenti della sanità, difficilmente può presentare una proposta di riforma organica del sistema sanitario regionale». D’Amato si riferisce in particolare «ad alcuni episodi inaccettabili di ritorsione nei confronti di lavoratori delle cooperative del comparto sanitario che, dopo aver rilasciato nei giorni scorsi delle dichiarazioni alla trasmissione televisiva Report, vengono ora minacciati di licenziamento e sospesi dal servizio. Tutto ciò è intollerabile e inaccettabile». Non solo. «Avverto una scarsa tensione riformatrice - conclude il capogruppo di Al - e un’inerzia da parte di chi, per responsabilità istituzionale e per la delega affidatagli, dovrebbe mostrare più attenzione e più senso di collegialità. Sulla sanità le risposte non possono essere solo tagli di posti letto e innalzamento della pressione fiscale per cittadini e imprese. Occorre uno scatto in avanti mettendo al centro i diritti degli utenti e dei lavoratori, migliorando la qualità del servizio e tagliando privilegi acquisiti. Non posso tollerare che oggi siano i precari a pagare le conseguenze sotto la minaccia di licenziamento».
La decisione di D’Amato getta nell’imbarazzo il centrosinistra. «Il collega D’Amato - dice Peppe Mariani (verdi), presidente della commissione lavoro della Pisana - merita solidarietà e rispetto per una decisione sofferta che vuole essere, prima di tutto, un invito a riflettere sulle realtà inquietanti e allarmanti vissute sulla propria pelle dai lavoratori precari. A questo punto di fronte a reazioni tanto violente e determinate è lecito pensare che il precariato faccia comodo a qualcuno». Spietate le valutazioni degli esponenti di centrodestra: «Le dimissioni di D’Amato sono l’ulteriore riprova di una crisi lacerante, all’interno della maggioranza, che sembra non avere fine», dice il capogruppo di Forza Italia alla Pisana Alfredo Pallone.

«È l’ennesima dimostrazione - precisa il consigliere regionale di An Fabrizio Cirilli - di un metodo che, pur di improvvisare scoop legati a numeri e slogan, si preclude la possibilità di addivenire al raggiungimento della conoscenza reale dei fatti attraverso gli strumenti di confronto democratici previsti dal consiglio su richiesta della maggioranza stessa».

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