L’hotel Ritz e il rito del tè

Con l’espresso in gran spolvero, i consumi di tè sono in crisi e allora ben venga un volumetto come quella che l’editore Guido Tommasi ha tradotto in italiano. Ne è autrice Helen Simpson e celebra l’arte e il piacere di una bevanda che, per restare se stessa, non potrà mai diventare espressa come è successo con l’evoluzione del caffè da “alla turca” a espresso. In Un tè al Ritz, hotel superlusso di Londra, si celebra il rito dell’ora del tè alla «Palm Court Tearoom del Ritz, da sempre uno dei posti più eleganti e autentici dove sperimentare questa tradizione al meglio». La Simpson riporta aneddoti legati a Dickens e a Wilde, oltre che all’albergo stesso, alternando i ricordi a oltre cinquanta ricette, sia dolci sia salate, per contornare di bontà la bevanda in sé.

E, attenti, si contemplano anche beccacce (alla scozzese), biscotti croccanti al brandy e tramezzini, compreso quello di Alice B. Toklas. Per sentirsi molto inglesi puntare però sugli scones a pagina 96 e gli shortbread alla 82.

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