Quest'anno l'8 marzo parlerà meneghino. Grazie alle donne, naturalmente, vista la scadenza.
Donne, anzi autrici milanesi e no, che con il loro impegno letterario e intellettuale contribuiscono ogni giorno a mantenere vive la lingua e la cultura della città della Madonnina fino a veder raccolte le loro opere nel libro «L'identità
in rosa», curato da Tullio Barbato di Radio Meneghina, che oggi alle 11 sarà presentato nella sala Alessi di Palazzo Marino dall'assessore al Turismo del Comune di Milano Massimiliano Orsatti.
Un modo decisamente originale per celebrare la femminilità, con prosa e versi scritti in dialetto che raccontano il modo di essere, di pensare, di rapportarsi con i piccoli e grandi problemi della vita entrando nel merito dei momenti familiari, dei fatti di cronaca e delle mille situazioni quotidiane, descritte con quella sensibilità d'animo che soltanto una donna sa e può avere.
«Un omaggio alle autrici - fa sapere Orsatti - ma soprattutto alle molte donne che componendo e parlando ogni giorno in milanese fanno sì che il nostro dialetto non sia solo lo specchio dei ricordi, ma piuttosto una lingua viva in cui rispecchiarsi. Una lingua che da sempre esprime il sentimento più autentico della nostra gente e del nostro popolo. È grazie a iniziative come questa - continua Orsatti - se da tempo il nostro dialetto ha ripreso ad affascinare anche le nuove generazioni, oggi più attente alle proprie tradizioni ed al proprio territorio».
Il contributo letterario delle cinquanta autrici in vernacolo è stato raccolto da Tullio Barbato di Radio Meneghina, l'emittente che ormai da 32 anni dà voce alla «milanesità», e una copia de «L'identità in rosa» verrà data in omaggio a tutte le donne presenti in Sala Alessi. Magari insieme ad un mazzetto di mimose.
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