L’inchiesta su Chinatown finisce in aula

L’Ulivo: «Bisogna chiarire i rapporti tra Comune e Alkeos»

Sullo «strano giro di interessi attorno al commercio di Chinatown in via Paolo Sarpi» spunta l’Ulivo. Dopo l’inchiesta apparsa sulle colonne de il Giornale, il gruppo consiliare a Palazzo Marino vuol vederci più chiaro e in un’interrogazione firmata dal capogruppo Marilena Adamo si «interroga il sindaco» per meglio conoscere il rapporto tra il Comune di Milano e l’associazione Alkeos onlus.
Associazione che nata nel 2004 su iniziativa della psicologa Emanuela Troisi ha ottenuto dall’amministrazione comunale Albertini un consistente finanziamento per 580mila euro, incassato in due tranche tra il 2004 e il 2005, per «favorire l’integrazione tra le diverse culture». «Rilevato che al centro di un procedimento avviato dalla Procura di Milano con il numero 53115/06 risulterebbe indagata tale associazione» il capogruppo dell’Ulivo chiede quindi di «conoscere come è stato usato quel contributo concesso ad Alkeos onlus» ma anche di sapere se «tale contributo è stato rinnovato dalla giunta Moratti pure nel 2007».


C’è, infine, una terzo interrogativo firmato dall’Ulivo: «Se, come riportato dalla stampa, qualche consigliere comunale è coinvolto nell’inchiesta». Curiosità più che legittime, mentre il sostituto procuratore Grazia Pradella continua le indagini con l’ipotesi di abuso d’ufficio.

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