Cronaca locale

L’INTERVISTA ABDEL HAMID SHAARI

L’INTERVISTA  ABDEL HAMID SHAARI

Al leader del centro islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari l’appello al presidente Berlusconi firmato dal comitato dei residenti non dispiace affatto. Anzi.
Direttore, lo sottoscrive?
«Senza problemi. Sottoscrivo tutto ciò che può servire per arrivare alla soluzione che chiediamo da anni. Un luogo di culto a Milano. Noi siamo d’accordo con Tafuni. Il punto è che altri cercano di narcortizzare la questione. Una parte delle istituzioni non vuole risolvere il problema».
Palazzo Marino sostiene che la situazione attuale può andar bene per anni...
«De Corato mi ha detto che finché c’è questa giunta non ci sarà un luogo di culto a Milano. Bene, vadano a spiegarlo ai cittadini di viale Jenner che questa situazione è l’ottimo»
Si dice che fino alla fine del ciclo elettorale (Regionali nel 2010 e Comunali nel 2011) non ci sarà alcuna novità.
«Io voto in Italia e De Corato non avrà il mio voto, ma ai cittadini di viale Jenner dovrà spiegarlo lui che per anni si dovrà andare avanti così».
Voi cosa chiedete?
«Io ribadisco il nostro diritto costituzionale alla preghiera. Per il venerdì il Palasharp va bene. Se poi vogliono toglierci anche quello torneremo in viale Jenner anche il venerdì».
De Corato fa spesso riferimento al fatto che lei è stato respinto come indesiderato alla frontiera con l’Egitto.
«Questa cosa è vergognosa. Io sono andato in Egitto con il mio passaporto italiano e con un regolare visto, emesso dal consolato. De Corato dovrebbe solidalizzare con me per quella vicenda, anche perché mi recavo in Egitto perché mia madre era in coma, non certo per un viaggio di piacere».
L’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli ha chiarito che nel nuovo Piano di governo del territorio di Milano la moschea non c’è perché nessuno l’ha chiesta al Comune...
«È da più di un anno che andiamo avanti con gli incontri con il prefetto. L’unico interlocutore, l’unico che ci parla. Facciamo domande da anni. Ma a chi dobbiamo far riferimento? Masseroli può dire quel che vuole. Comune e Provincia non vogliono riceverci».
Per il Ramadan almeno avete trovato una soluzione?
«Andremo al Ciak in via Procaccini. Grazie al prefetto, al signor Togni e anche a Longoni, direttore del teatro.

Non certo grazie al Comune».

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