È un po come le manette per Al Capone: allora bastò una banale questione col fisco per far crollare un mito. In questo caso a far arrestare (ma per quanto?) luomo del futuro è una semplice antenna, un pezzettino di insignificante metallo che non era stato considerato. Steve Jobs questa volta ha corso più di se stesso e ora è costretto a frenare: Apple ha convocato per oggi una conferenza stampa, tema lultimo gioiello della casa - liPhone4 - che come al solito sta facendo sognare i fanatici della generazione bip. Con un problema però: non funziona.
O meglio non funziona bene, lantenna è difettosa, i maggiori esperti non consigliano lacquisto. Ed è grottesco che in America ci sia gente che si aggira con il telefonino del futuro gridando «un attimo, non cè campoooo!», neanche avesse in mano la valigetta portatile che 25 anni faceva status symbol e cominciava a distruggere lavvenire delle cabine (...)
(...) telefoniche. Eppure non cè campo, Steve, questa volta - dicono - hai toppato.
Quando cade un Re il rumore è assordante. Jobs per ora è solo inciampato, eppure fa male. Soprattutto se i rivali di sempre, quelli di Microsoft, se la ridono di gusto: «Sembra che liPhone 4 possa essere un flop come il nostro Windows Vista e questo ci sta bene - ha detto Kevin Turner, capo operativo dellazienda fondata da Bill Gates -. Voglio che sappiate che sarete in grado di usare uno smartphone con Windows Phone 7 e non dovrete preoccuparvi del modo in cui lo impugnate per fare una telefonata... ». Perfido.
Già perché Steve Jobs, luomo che ha corso più di se stesso, forse non ha avuto tempo di fermarsi a pensare. Ormai ogni tre mesi cè una novità da lanciare, una meraviglia da far invidia, unasticella da mettere sempre più in alto in una competizione che ormai segue solo una regola, la sua. Perché non bastava larrivo delliPad, la tavoletta magica che ormai conquista il mondo a macchia dolio e a colpi di milioni di esemplari. Ci voleva di più, ci vuole sempre, e allora subito dopo ecco il nuovo iPhone, il telefono che ha cambiato la telefonia e ha dettato le regole, adesso più bello, più preciso, più performante e ancora più cool. Solo che Steve non aveva calcolato lantenna, il piccolo ingranaggio che può far venir giù il monumento.
Ed ecco insomma che la Borsa a New York trema, perché secondo i rumors dei mercati Jobs potrebbe annunciare il ritiro dal mercato delliPhone 4, anche se ieri sera lagenzia Bloomberg smentiva decisamente. Sarebbe uno smacco assurdo, una sconfitta inaccettabile per luomo sopravvissuto due volte al cancro, prima al pancreas e poi al fegato, e che ha corso in giro per tutti gli Stati Uniti offrendo milioni di dollari agli ospedali del Paese in cerca di un pezzo di ricambio. Ha trovato un fegato nuovo, che diamine, come si può arrendere davanti a un banale pezzettino di metallo?
Chissà, la vita scorre in fretta e te ne accorgi solo quando la fine ti passa vicino. Per questo Steve Jobs ha pensato di non avere più molto tempo, neppure di pensare che unantenna si può sempre cambiare, mentre se cambia la reputazione il danno diventa inestimabile. Dicono, probabilmente i suoi detrattori, che abbia ignorato lavvertimento di un suo ingegnere, che abbia risposto sprezzante alle prime lamentele via mail degli utenti, anzi dei fedeli della religione Apple. «Sono mancino, lantenna mi impedisce di tenere liPhone con la mano sinistra». «E tu tienilo come fanno tutti, no?». «Ma Steve ho speso un sacco di soldi per una cosa che non funziona!». «Rilassati, goditi la famiglia. È solo un telefono, non ne vale la pena». Dicono. È possibile?
Forse. E per questo oggi Steve Jobs spiegherà al mondo, anche se la scommessa di chi lo conosce e di chi lo stima è che sarà per annunciare a tutti di aver già trovato la soluzione, perché lui di solito arriva sempre prima. Prima anche di se stesso. Poi riprenderà a correre, i rumors parlano già di due nuovi iPad da lanciare subito dopo lestate e poi chissà a quale altra diavoleria che ci cambierà la vita. Riprenderà a correre di sicuro, perché Steve ormai non riesce più a fermarsi.
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