Una nuova opportunità di crescita per le piccole e medie imprese che hanno voglia e necessità di acquisire partner finanziari e industriali per assecondare i progetti di sviluppo: è stato presentato così, ieri nella sede di Banca Carige, il «Mac-Mercato alternativo del capitale», iniziativa avviata per consentire alle società per azioni di minori dimensioni laccesso al mercato del capitale di rischio, senza dover intraprendere litinerario - assai gravoso dal punto di vista economico, organizzativo e fiscale - delleffettiva quotazione a Piazza Affari. Imprenditori, investitori ed esponenti della finanza e del credito hanno illustrato le caratteristiche del Mac, a cominciare dal direttore generale della Carige, Alfredo Sanguinetto, che ha ricordato, fra laltro, gli «esperimenti» analoghi già studiati in passato, ma mai arrivati allo stadio di effettiva realizzazione nonostante il tessuto industriale abbia sempre dimostrato molto interesse nei confronti dellutilità delliniziativa. Sono intervenuti successivamente, per spiegare i particolari del Mac, Mario Cavanna, direttore crediti della Carige, Giancarlo Menini del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Verona e Novara, e Salvatore Bragantini, presidente di «Pro Mac» (che si propone di promuovere il Mercato alternativo del capitale ed è costituita da Banca Carige unitamente a altre 24 istituzioni finanziarie e bancarie). Ne è scaturito un quadro approfondito del progetto, che, dopo la «prima assoluta» a Genova, verrà illustrato nei prossimi mesi a livello nazionale, fino alla fase di operatività fissata intorno a metà anno. «Mac - ha sottolineato in particolare Bragantini - è il nuovo sistema di scambi organizzati non regolamentato che ha l'obiettivo di contribuire alla crescita del segmento produttivo delle piccole e medie imprese, in particolare quelle che hanno progetti di sviluppo da finanziare e una struttura finanziaria da ottimizzare secondo i nuovi parametri previsti dagli accordi Basilea 2, che entreranno in vigore nel 2008».
In questo ambito, la banca partner diventa interlocutore unico dell'impresa nella fase di accesso e ammissione al mercato, a fronte di costi contenuti. Soggetti protagonisti delliniziativa, sono limpresa, lo sponsor e lo «specialista»: limpresa, ovviamente costituita nella forma di società per azioni, deve disporre della libera trasferibilità delle quote, accentrate in Monte Titoli, nonché della certificazione dellultimo bilancio di esercizio rilasciata da una società di revisione. Lo sponsor è la banca o la Sim, società di intermediazione mobiliare, scelta dallimpresa candidata al Mac e in grado di assisterla nella predisposizione della domanda di ammissione alle negoziazioni e nella compilazione della scheda informativa. Ma lo sponsor agisce, in qualche modo, anche come «garante» dellimpresa stessa e dei suoi programmi di sviluppo al di là della dimensione o dellammontare del fatturato. Lo «specialista», infine, è listituto di credito o limpresa dinvestimento che ha il compito di presentare lazienda agli investitori professionali, potenzialmente interessati ad acquisire quote. Lo «specialista» organizza il collocamento privato e, dopo lammissione al Mac, supporta limpresa nella valorizzazione del progetto di sviluppo. Intanto la Carige ha ufficialmente aperto la terza agenzia a Parma, la ventesima in Emilia Romagna, la numero 512 in Italia.
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