L’Italia è nel mondo il Paese con i minori decessi neonatali

Mortalità infantile al 25%, lavoro minorile diffuso, una molto scarsa attenzione sociale e affettiva al bambino e alle sue esigenze: questa la situazione del mondo dell'infanzia prima dell'unità d'Italia, che viene ampiamente descritta nel numero corrente della Rivista italiana di pediatria preventiva e sociale, organo ufficiale della Sipps. É Ferruccio Fazio, ministro della salute, ad aprire il numero speciale dedicato ai centocinquant'anni dell'unità , con un elogio alla figura del medico pediatra e al suo ruolo fondamentale per il benessere fisico, psicologico e sociale del bambino. All'interno della rivista sono pubblicati i contributi, consultabili online al sito www.sipps.it, di molti autorevoli pediatri italiani, che illustrano l'evoluzione dei vari aspetti della pediatria, soprattutto il settore preventivo e sociale.

« I vari studi - ricorda Giuseppe Di Mauro, presidente società italiana di pediatria preventiva e sociale -dimostrano che l'Unità Nazionale ha favorito la salute del minore grazie ad un miglioramento dell'intero settore pediatrico, avvenuto introducendo leggi idonee e promuovendo l'insegnamento universitario della pediatria. L’Italia è passata da paese con la più alta mortalità infantile d'Europa ad uno degli stati con i minori decessi neonatali e infantili del mondo.

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