L’Italia non dice all’Onu quanti rifugiati ospita

Il rapporto dell’Alto commissariato denuncia l’anomalia. Nel 2006 status concesso 878 volte

da Roma

Rifugiati in Italia, scomparsi per l’Onu. Neanche al Palazzo di Vetro sanno quanti stranieri hanno presentato richiesta d’asilo politico al governo di Roma. Quel numero non è mai arrivato a New York, né a Ginevra. «L’Italia è l’unico dei maggiori Paesi industrializzati a non aver fornito questo tipo di dati», scrive l’Alto commissariato delle Nazioni Unite nell’ultimo rapporto sui rifugiati nel mondo di due mesi fa. L’anomalia italiana viene sottolineata a pagina uno, riga numero quattro: siamo la sola Nazione (su 31 Paesi europei e 5 extra Ue presi in esame) a non aver inviato all’Onu le cifre dei richiedenti asilo politico nel primo semestre del 2007.
Il dossier dell’Alto commissariato per i rifugiati è stato stampato nel mese di settembre e presenta il «quadro statistico delle applicazioni delle misure di asilo e accoglienza». Nel vecchio continente, hanno inviato i dati sui loro rifugiati 26 Nazioni della Ue più Irlanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Il «tranne l’Italia», «except Italy», come si legge nel rapporto, compare otto volte nelle 24 pagine del documento.
L’Italia ha fatto insomma saltare le statistiche dell’Alto Commissariato Onu perché ha «perso» il numero dei suoi rifugiati del 2007. Nella sede di Roma dell’organismo internazionale spiegano che per avere notizie su queste cifre non pervenute bisogna informarsi «alla Commissione nazionale per il diritto d’asilo», che fa capo al ministero dell’Interno. I dati ufficiali del 2007 non sono ancora disponibili al Viminale. Perché?
Di consultabile per ora ci sono alcune parole del premier Romano Prodi contenute in un’ordinanza del 12 ottobre 2007 su «disposizioni urgenti» per la «gestione dell’eccezionale flusso di cittadini stranieri extracomunitari giunti irregolarmente in Italia». In quel documento tecnico, pubblicato in Gazzetta ufficiale, Prodi parla di «un’elevata criticità a causa dei continui sbarchi». E aggiunge che si è creato «un notevole incremento delle istanze di asilo», ma anche «l’aggravio delle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato». Un aumento delle richieste che si riflette sulle casse dello Stato: «Risultano esaurite - si legge ancora nell’ordinanza del presidente del consiglio - le risorse impiegate nel progetto di utilizzo dei fondi dell’8 per mille dell’Irpef 2005».


Gli ultimi dati disponibili sui rifugiati sono quelli del 2006: il numero delle richieste di asilo all’Italia ha raggiunto quota 10.348 (nel 2005 erano 9550). Lo status di rifugiato è stato concesso a 878 stranieri e sono stati assegnati 4338 permessi di soggiorno per motivi umanitari.

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