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L’Italia nuova dei Molinari Brothers

9 ai Molinari Brothers. Freschi. Per dirla alla Veltroni, abbiamo un’Italia nuova, che pacatamente ma anche serenamente si avvicina all’appuntamento con la Coppa del Mondo in Cina. Francesco, ma anche Edoardo Molinari, sono i nostri due boy di riferimento. Non si pensi che non si faccia il tifo per loro: lo faremo da sportivi appassionati... ma anche da ultras infervorati...
7 a Colin Montgomerie. Accasato. È evidente che lo scozzese non ha neanche sfogliato «Orgoglio e Pregiudizio». Per l’autrice, l’indimenticabile Jane Austen, una coppia ben assortita è quella in cui lui è ricco e lei bella. Per l’attentissimo Monty, invece, anche lei deve essere particolarmente solvibile. E, infatti, per non smentirsi, sta per impalmare la quarantenne Gaylor Knowles, vedova - guarda caso! - di un magnate scozzese.
5 a Tim Finchem. In ritardo. Il Gran Mogol del Tour americano ha annunciato che i drug testing sui giocatori della Pga cominceranno a partire dal prossimo mese di luglio. Ha anche sottolineato che nel Champions Tour, il circuito riservato agli over 50 e oltre, i controlli scatteranno invece solo nel 2009. Che stia ancora valutando se l’uso di Viagra e Cialis sia doping o meno?
4 alla spallata. Pericolosa. È uno dei difetti più comuni nello swing del golfista da strapazzo. L’uso eccessivo comporta: socket, pull, slice, rattoni e chi più ne ha, più ne metta. In Italia gli unici a saperla gestire con maestria sono Massimo D’Alema e Franco Marini. Lamberto Dini invece la sta ancora perfezionando.
3 a Gay Hendricks. Banale. L’autore de «La consapevolezza del golfista» impiega oltre cento pagine per svelarci il Segreto Supremo, il mistero che dovrebbe rivoluzionare il nostro gioco e persino la nostra vita. Eccolo: «La palla sta ferma.

Sei tu quello che la mette in moto». Scusate, ma il problema del golf non sta nel COME muovere quella dannata pallina, piuttosto che nel CHI la muove?

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