L’Italia se ne lava le mani Maria data ai bielorussi

La bimba prelevata dai carabinieri e consegnata alle autorità di Minsk

da Genova

Un blitz appena cala il buio. Così Maria, la bimba bielorussa, è stata prelevata dall’istituto di suore cui era stata affidata e consegnata alle autorità bielorusse che probabilmente hanno dato il via all’operazione di rimpatrio. Ieri sera, verso le 20, si sono fatte consegnare la bambina per trasferirla. Forse già su un volo che la riporti in patria. Senza aspettare la Corte d’appello. Anche l’Unione europea è pronta a intervenire. Il Parlamento «potrebbe arrivare nei prossimi giorni a una richiesta di procedura d’urgenza per esprimersi sul caso». Parola di Mario Mauro, vicepresidente dell’assemblea di Strasburgo, che conferma come il vero problema sia quello del rispetto dei diritti dell’uomo in Bielorussia.
Nel pomeriggio la bimba aveva riabbracciato le «nonne». Un contatto che il Tribunale dei minori ha impedito ai coniugi Alessandro e Chiara Giusto. Ieri, verso le 14, così sono entrate nell’istituto Maria Elena Dagnino e Maria Bordi, le due nonne che sono state appena elette «nonne dell’anno» dall’«Associazione italiana nonni e nonne».

La bimba ha subito chiesto di «mamma e papà» e appena saputo che Alessandro Giusto era in strada, è corsa ad aprire la finestra, mandando baci e salutando a gran voce il «suo papà». Subito, uno dei carabinieri che si trovava nell’istituto ha allontanato l’uomo per impedirgli di vedere la bimba.

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