L’operazione Scoperte fatture false: evasione da 600 milioni Sequestri e 12 arrestati

Una maxi operazione contro l’evasione, a cavallo fra due regioni: dodici imprenditori lombardi e piemontesi sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Como per una frode fiscale da 600 milioni di euro operata tra il 2008 e il 2010 attraverso un complesso giro di emissione di fatture false tra società di informatica italiane e comunitarie.
Oltre alle ordinanze di custodia cautelare in carcere, il Pm lariano Giuseppe Rose ha ottenuto dal Gip Luciano Storari il sequestro preventivo di conti correnti, appartamenti, autovetture e merci per l’equivalente di circa 115 milioni di euro riconducibili ai soggetti e alle società coinvolte che hanno sede in Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania.

Secondo quanto è emerso dalle indagini svolte dai militari del Nucleo di polizia tributaria comasco, la truffa del tipo «carosello» veniva realizzata attraverso «l’emissione di fatture false da parte di società cartiere, attestanti scambi commerciali di prodotti elettronici che venivano acquistati da operatori comunitari e rivenduti a soggetti beneficiari nazionali». In pratica chi importava non pagava le imposte e spariva dalla circolazione - spiega il comandante Vito Giordano - mentre gli altri detraevano l’Iva a credito».

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