L’opposizione tuona: «Tragedia annunciata»

«Non si può ancora morire di freddo a Roma nel 2008. Presenterò due delibere in consiglio comunale nei prossimi giorni per superare la logica dell’emergenza, che ogni anno fa vittime tra i più deboli nei mesi invernali». Lo sostiene il capogruppo comunale dell’Udc Dino Gasperini. «La prima delibera - aggiunge il consigliere - prevede la destinazione di alcuni locali (almeno uno per municipio) del patrimonio immobiliare comunale con adeguata trasformazione, in alloggi e presidi sanitari per senza fissa dimora durante l’inverno. La seconda prevede invece la destinazione di uno o più dei numerosissimi casali che il Campidoglio ha nelle sue tenute agricole, come luogo di recupero per i barboni e reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo attraverso un’adeguata cura, formazione e specifico accordo da stipulare con la forze produttive della città». «Non basta una tenda in più in città, ma è ora di pensare - conclude Gasperini - a un vero e proprio percorso che aiuti chi vive e purtroppo muore in situazione di assoluta esclusione dalla società».
Reazioni anche da Luca Aubert, capogruppo di Forza Italia in XVII Municipio e membro del Direttivo romano del partito. «Due persone morte nello stesso giorno - spiega Aubert - sicuramente una tragedia che poteva e doveva essere evitata.

Bisogna intervenire con urgenza per aumentare i centri di accoglienza per chi non ha un posto dove stare nei giorni più freddi come questi e aumentare la sorveglianza nei luoghi pubblici da parte delle forze dell’ordine, per evitare altri casi come questi».
«È una vergogna che muoia tutta questa gente - tuona invece Marco Visconti, consigliere comunale di Alleanza Nazionale -. Ancora più agghiacciante è il silenzio del sindaco».

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