Roma

L’Osservatorio sulla criminalità: chi l’ha visto?

Mentre l’Antimafia lancia l’allarme infiltrazioni nel Lazio Marrazzo dimentica di attivare l’ufficio di prevenzione

Marcello Viaggio

Sicurezza: l’Osservatorio Regionale è inattivo da maggio. Veltroni chiamato in audizione alla Pisana dopo le dichiarazioni del sindaco di Anzio. Proprio mentre la malavita conquista posizioni nel Lazio, il capogruppo della Lista Storace, Fabio Desideri, ha presentato un’interrogazione urgente a Piero Marrazzo, presidente alla Pisana, chiedendo il perché del ritardo della nomina dei componenti dell’Osservatorio sulla Sicurezza. «Sulla base delle dichiarazioni del Procuratore nazionale antimafia De Ficchy - afferma Desideri - riguardo possibili infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale del Lazio, mi domando: Marrazzo e Brachetti (l’assessore regionale agli Affari Istituzionali, ndr) come intendono operare per interagire con le strutture a ciò demandate al fine di individuare risposte concrete, finalizzate alla risoluzione di questi fenomeni?».
Il racket nel Lazio è sempre più invasivo e consolidato, secondo l’allarme lanciato dal magistrato: «La situazione risente delle infiltrazioni della criminalità organizzata meridionale, dalla ’ndrangheta alle organizzazioni campane della Camorra, fino a Cosa Nostra e alle famiglie catanesi» ha affermato con chiarezza Luigi De Ficchy, nell’audizione della scorsa settimana alla Commissione speciale «Sicurezza e Lotta alla criminalità» della Regione Lazio, dove il Sostituto Procuratore antimafia ha presentato una relazione relativa al periodo luglio 2003-30 giugno 2004. Nel rapporto del magistrato, da 30 anni in lotta contro la mafia, il business malavitoso del traffico di cocaina, il racket di usura e gioco d’azzardo, e gli appalti pubblici nell’edilizia. Ad Anzio e Nettuno nel 2004 è stata smantellata una cellula della ’ndrangheta, collegata alla casa madre in Calabria, ma indipendente e autonoma. Sul litorale del Lazio la situazione è drammatica.
«Certo, non sembra essere di buon auspicio – osserva Desideri – il ritardo della nomina dei componenti dell’Osservatorio sulla sicurezza che da maggio, all’indomani delle elezioni, non è stato messo in condizione di proseguire il proprio operato di monitoraggio dei fenomeni criminosi afferenti il territorio regionale». «Vorrei ricordare al presidente Marrazzo – prosegue Desideri – che tra le sue competenze c’è anche quella di nominare i componenti di questa importante struttura tecnico-scientifica. A tutt’oggi ciò non è avvenuto. Che cos’è che impedisce al presidente della Giunta regionale di procedere a queste designazioni? Forse il ritardo deriva dalle difficoltà di far condividere alla sua maggioranza i 3 esperti componenti di nomina politica, visto che gli altri sono già stati individuati dalle singole istituzioni di appartenenza? Se ciò fosse vero, per l’ennesima volta il centrosinistra avrebbe forti responsabilità politiche riguardo alla carenza di operatività».
Due giorni fa, intanto, sono stati ascoltati dalla Commissione speciale Sicurezza i sindaci dei due comuni tirrenici di Anzio e Nettuno. Il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha escluso qualsiasi infiltrazione mafiosa nel suo territorio, parlando piuttosto di un clima sociale creato, tra l’altro, dalla decisione del Campidoglio di acquistare, un paio d’anni fa, alloggi ad Anzio per le famiglie svantaggiate di Roma a prezzi più alti rispetto a quelli di mercato. Di qui la decisione del presidente della commissione, Laurelli, di invitare Walter Veltroni in audizione. «Attendiamo di sapere in quale data il sindaco accoglierà l’invito della Laurelli - ha commentato Desideri -. Siamo ansiosi di sapere dall’onorevole Veltroni se quanto dichiarato da De Angelis corrisponde al vero, cioè se quegli immobili siano stati effettivamente pagati più del normale prezzo di mercato.

La mia curiosità, e credo quella di tutto il Consiglio regionale, è veramente grande».

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