(...) che riconciliano con la giustizia. E lo spiego senza dimenticare i meriti storici di Bonanini, da noi sempre riconosciuti, ma dicendo ovviamente che se ha sbagliato deve pagare. E, certo, errori ne ha fatti. Chiusa parentesi.
Fra laltro, lo stesso Caporuscio, più tardi, ha precisato sempre allAnsa che sulla devastazione provocata dal maltempo nello spezzino «sarà avviata unindagine conoscitiva per vedere se si possono ipotizzare eventuali responsabilità colpose». Insomma, nessuna volontà di insabbiare nulla, anzi. Ma, al contrario, quella di lavorare al meglio, senza rischiare in alcun modo di intralciare i soccorsi. Tanto che, proprio oggi, Caporuscio sorvolerà le zone alluvionate della Val di Vara e delle Cinque Terre a bordo di un elicottero della Guardia di Finanza per rendersi conto personalmente e sul campo del disastro. Ribadisco: qualcosa che riconcilia con la giustizia.
Invece, chi riesce a non farsi mai riconciliare con se stessa è la politica. O, meglio, senza generalizzazioni ingiuste, un certo tipo di politica. Che trova occasione per fare polemica persino nei momenti in cui, anziché scrivere comunicati, sarebbe utile remare tutti dalla stessa parte. Magari come hanno fatto lassessore Renata Briano, non a caso di provenienza tecnica, e il prefetto Gabrielli che ho visto, anche personalmente e umanamente impegnatissimi a fronteggiare ogni emergenza. Pensando che, una coperta, un aiuto, una mano, un biscotto, una parola anche, non sono né di destra, né di sinistra. Ma, molto più semplicemente, sono umane.
Purtroppo, però, Briano e Gabrielli sono eccezioni. Così come lo sono lo stesso Burlando e gli assessori Paita, Guccinelli e Vesco e il vicepresidente pidiellino del consiglio regionale Gino Morgillo che non si sono dimenticati della Val di Vara, certo meno adatta ai titoloni di Vernazza e Monterosso, ma distrutta anchessa, se possibile anche di più. E sapete perché sono eccezioni? Perché erano lì, sul campo, in mezzo allacqua, a spostarsi mani e scarpe. Mentre quelli dei comunicati (non tutti) se ne stavano al calduccio.
Citazioni sparse: da Roma, Andrea Orlando, deputato spezzino del Pd, ha chiesto lintervento del ministro Prestigiacomo e del governo «affinché intervenga e ripristini i finanziamenti»; il presidente della Provincia della Spezia Marino Fiasella ha detto, letteralmente: «Il governo non darà un euro per la ricostruzione. E le nuove norme del Milleproroghe sono una cosa vergognosa e inaccettabile». Un altro Orlando, stavolta il dipietrista Leoluca, non ha trovato di meglio che dire che «il silenzio del governo è scandaloso, non degno di un Paese civile» e i Verdi Angelo Bonelli e Cristina Morelli presentano un esposto.
Lultimo affronto: la politica che specula sulla disgrazia
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.