L’ultimo ritorno del «fluo» Il mondo si accende al buio

Futuristico negli anni Ottanta, dal gusto vagamente rétro ai nostri giorni. Colorato, appariscente, forse un po' trash. Ma sempre di gran moda. Tanto da aver conquistato, ancora una volta, passerelle, studi di design e locali di mezzo mondo. Il 2009 è l'anno del fluorescente. Antidoto ideale per chi ha paura del buio o, semplicemente, non vuol passare inosservato. Lanciato dai più importanti stilisti per le ultime collezioni primavera-estate, il fluo ha contagiato anche i più comuni oggetti di uso quotidiano. Regalando un originale effetto vintage persino a modernissimi, e costosissimi, status symbol: le macchine e gli orologi più trendy oggi si illuminano al calar della notte. Come l'ultima nata della casa automobilistica Mini, lanciata sul mercato italiano lo scorso marzo. Si chiama "Mini ray" ed è praticamente identica alle cugine già in circolazione, a parte due piccoli particolari: gli specchietti retrovisori esterni e le placche delle frecce spiccano sul resto della carrozzeria. Sono fosforescenti: verdi, gialli, bianchi, rosa, arancioni oppure blu.
«Sono gli anni Ottanta che tornano con prepotenza - spiega Roberto Piccinelli, giornalista ed esperto di tendenze -. Prima le frangette, adesso il fosforescente».Basta guardare le vetrine dei negozi. Lo stile minimal ha lasciato il posto all'eccentrico. Borse, scarpe, accessori e capi di abbigliamento hanno in comune un solo denominatore: il colore. Dal fucsia, al verde acido, passando per l'azzurro e il giallo, le tonalità fluo si impongono sui più classici nero e bianco. Variopinte per definizione, si sono adeguate anche le scarpe da ginnastica icona degli anni Ottanta. Le All-Star - indossate da milioni di ragazzi in tutto mondo e tornate alla ribalta negli anni più recenti - si sono fatte fluorescenti. A brillare, adesso, non sono più soltanto i lacci, ma la tela delle scarpe. Tinta unita (come nel caso di quelle verde brillante) o fantasia (come quelle con i cuoricini fosforescenti). «Le tonalità fluo si stanno imponendo in ogni campo - continua Piccinelli -. Non soltanto nella moda, ma anche nell'arredamento dei locali di tendenza. I più in voga hanno sempre qualche richiamo al fosforescente. Nelle lampade, per esempio, oppure nei banconi, che sono illuminati. Come le bottigliere che, alle spalle dei barman, sorreggono le confezioni di liquore». Una questione di moda, certo. Ma non solo. «Illuminando soltanto alcuni dettagli, i proprietari dei locali riescono ad attirare l'attenzione dei consumatori esattamente dove vogliono».
Qualcuno è andato oltre, illuminando anche le pareti e il pavimento. «Ma la vera novità di quest'anno sono le sedie luminose - prosegue Piccinelli -. Si tratta di cubi di plastica trasparente illuminati dall'interno. Vengono usati su terrazzi e giardini durante le feste. I più trendy galleggiano in piscina». Mentre i salotti più in voga non possono fare a meno dei tavolini che si accendono al buio. Lo stile è minimal, a parte qualche lieve motivo floreale, ma l'effetto complessivo non passa certo inosservato. Se il mercato pullula di oggetti fosforescenti, all'appello non possono certo mancare i prodotti di bellezza. Anche in questo caso sono state le passerelle a dettare la moda: dagli ombretti ai lucidalabbra i trucchi del 2009 richiamano le tonalità fosforescenti. Come gli speciali adesivi da applicare sulle unghie al posto dello smalto. «Non c'è nulla di male nell'indossare abiti o usare make up appariscenti - commenta Nicola Santini, esperto di galateo e consulente di immagine per il Fashionupdate di Milano -, l'importante è farlo sempre con la giusta misura. Quindi consiglio di non vestire dalla testa ai piedi con colori fluo, ma indossare piccoli dettagli in un contesto abbastanza sobrio».
Largo quindi ai cardigan verde acqua, ai sandali fucsia e alle borse giallo limone. Ma senza esagerare. «Come tutte le mode anche questa non deve essere esasperata - conferma Santini -. Non si può usare un ombretto verde alle nove del mattino o un tubino fucsia se non si ha un fisico appropriato. Per non sbagliare la regola è saper indossare capi appariscenti sentendosi sempre a proprio agio». E cosa dire allora delle automobili? «Be’, è più difficile adeguare una vettura al giusto momento della giornata. A meno che non se ne possieda già una molto classica. Se il fluo nell'abbigliamento mi piace, in questo campo dico che chi sceglie la tradizione non sbaglia mai».
Eppure, anche chi all'orologio classico non rinuncerebbe per nulla al mondo si è lasciato conquistare dai "Too late". Sono di gomma, coloratissimi e - naturalmente - in grado di accendersi alla luce delle lampade Uv. Da quando sono apparsi sul mercato il boom è stato inarrestabile. Tanto che uno dei modelli ha conquistato un posto d'onore al Moma di New York. E grande successo stanno riscuotendo anche i nuovi salvaschermo fosforescenti creati per i Mac. Quando il computer è spento, sul monitor appare un intreccio di linee che fluttuano su uno sfondo rigorosamente fluo. Moda e revival anni Ottanta a parte, a cosa si deve tanto successo? «Indubbiamente dietro il ritorno dei colori eccentrici ci sono anche motivi di carattere psicologico - conclude Santini -. Il fosforescente era tornato anche durante gli anni Novanta.

E guarda caso, anche allora si viveva un periodo di difficoltà economica. Il colore serve a reagire al momento di austerity. E poi anche le aziende tendono a risparmiare, e allora per attirare i clienti puntano sull'esasperazione delle decorazioni e delle tonalità».

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