L’ultimo sballo di Jacko: i funerali kolossal

Un milione e mezzo di fan si iscrivono alla lotteria via web per avere il biglietto. Solo 17mila potranno partecipare al funerale che si terrà domani a Los Angeles. Da noi si vedranno in diretta su Italia Uno

L’ultimo sballo di Jacko: i funerali kolossal

Los Angeles - E adesso trovate uno che critica o stigmatizza le sue avventure artistiche e umane. Michael Jackson santo subito sembra essere il sottotitolo dei suoi funerali, un megaevento in Mondovisione e in diretta in programma domani alle 10 (le 19 italiane su Italia 1 e in streaming sulla Cnn) allo Staples Center, mentre il cantante sarà sepolto qualche ora prima nel cimitero di Forest Lawn. Particolare curioso, Jackson sarà sepolto senza cervello, «che sarà esaminato per risalire alle cause della morte», ha detto il portavoce del coroner, Craig Harvey. Sarà l’ultimo show, e che show, di un uomo che ha fatto dell’apparenza una ragione di vita. Se il pop è un bene di consumo, Michael ne è stato un supervenditore.

Così per assistere alla cerimonia ci vuole il biglietto, ma in stile hollywoodiano, of course. Per catturare uno dei 17mila 500 posti dello Staples Center i fan si son dovuti affidare ad una lotteria su Internet. Piccolo particolare: in poche ore il sito che ha lanciato l’iniziativa è stato preso d’assalto da un milione e 600mila esaltati a caccia di fortuna. Ma il sorteggio è ancor più crudele e discriminante, perché 8750 superfortunati hanno vinto due biglietti, dei quali solo undicimila daranno accesso gratuito allo Staples. Gli altri garantiranno una poltrona al Nokia Theatre, dove lo show sarà trasmesso su schermi giganti. E tutti gli altri senza biglietto? Il caos a Los Angeles e garantito, perché una valanga di fan si accalca già davanti ai cancelli del teatro, dove i megaschermi proiettano immagini della star e dove c’è un maxipannello su cui scrivere un ricordo. Non sarà facile farli sloggiare, anche se da oggi l’area attorno allo Staples è recintata e controllata dalla polizia. Perché non spostare tutto al Memorial Stadium che contiene quasi 100mila persone? Forse perché lo Staples appartiene all’Aeg, società organizzatrice dei concerti di Jackson, che ora sta cercando di «coprire» le date organizzando le clamorose reunion degli Abba e dei Led Zeppelin? Los Angeles intanto si sta trasformando in una gigantesca fiera del caro estinto. Un produttore di t shirt ha detto che i suoi affari vanno alla grande grazie alle magliette del re del pop. «Le venderò a 20 dollari l’una, un prezzo onesto», dice. E poi spunteranno come funghi venditori di poster, busti di tutte le dimensioni, foto e dischi con autografi più o meno taroccati e chi più ne ha più ne metta.

L’addio a Jacko sarà un evento mai visto prima, una celebrazione tra kitsch e commozione, tra suoni «black» e sermoni (il reverendo Jesse Jackson ricorderà la sua figura). La scaletta ufficiale non c’è ancora, ma Cnn e altre autorevoli fonti danno per certo che sul palco ci saranno Jennifer Hudson (esplosa ad American Idol) e superstar come Stevie Wonder, Little Richard e Smokey Robinson, da noi poco noto ma che, da solo o con i Miracles, ha portato una quarantina di singoli in vetta alle classifiche, tutti a far rivivere le canzoni del Peter Pan di Thriller. Anche Madonna sabato sera, nel suo show alla 02 Arena - dove Michael avrebbe dovuto debuttare - ha reso omaggio alla star, duettando con un ballerino-sosia di Jackson sulle note di Billy Jean mentre sullo sfondo scorrevano le immagini di Jacko bambino.

Intanto riparte il balletto di voci sulle condizioni di salute di Michael. Greg Phillinganes, tastierista e direttore musicale del tour di Bad, lo ha visto un paio di settimane fa e ha dichiarato: «Aveva ancora una splendida voce ed era concentrato per fare in modo che questo fosse un tour meraviglioso. Si rendeva conto che questo era il più grande ritorno sul palco dopo quello di Elvis». La cantante Akon, che stava incidendo un cd con Jacko, ribadisce: «Voleva far bella figura per i suoi figli, non avevano mai visto un suo spettacolo, quindi voleva che questo fosse il suo più incredibile show».

Intanto ieri News of the World ha pubblicato il video di un interrogatorio a Jackson del 1996, in cui la star si difende dalle accuse di abusi sessuali, e le

dichiarazioni di Adrian McManus, uno dei membri del suo staff che dice: «faceva bere i bambini prima di abusarne. Non era un eroe, era un mostro». Nel bene e nel male, Michael non riposerà mai in pace. È il prezzo del mito.

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