Il 2011 verrà ricordato come un anno terribile per le costruzioni nel Lazio: la crisi ha raggiunto «proporzioni drammatiche», con una contrazione del 4,7% degli investimenti nel settore. Complessivamente dal 2007 ad oggi la perdita di valore nel comparto è stata del 19,6%. Uno spiraglio di luce arriva però dagli ampliamenti, cresciuti anche per effetto della nuova legge regionale sul Piano Casa. È quanto emerge dal sesto numero di Edicola (Edilizia e Costruzioni nel Lazio), la newsletter promossa dall'Ance Lazio in collaborazione con il Cresme e da oggi inserto di «Lista» (Lazio, Infrastrutture, sviluppo, territorio, ambiente) la nuova rivista dell'associazione, che è stata presentata oggi alla Casa del Cinema dal presidente dell'Ance Lazio Stefano Petrucci. «La situazione è critica - dice Petrucci - sul fronte occupazione abbiamo perso operai e impiegati, è aumentata la cassa integrazione e diminuito il numero delle imprese. Un settore vitale come quello delle costruzioni è in crisi profonda».
Nel dettaglio dei dati forniti dall'Ance, nel 2011 il valore del mercato delle costruzioni nel Lazio ammonta a 11 miliardi e 856 milioni, con una contrazione a prezzi costanti del 4,7% rispetto al 2010. Si tratta del quarto anno consecutivo di contrazione. Complessivamente, nel 2011 gli investimenti in nuove costruzioni registreranno una flessione del 12,5%, per un mercato che in quattro anni si è ridotto del 45%. E le dinamiche negative rilevate per l'anno in corso sarebbero state più consistenti senza una tenuta del mercato delle nuove opere pubbliche che registrano una crescita del 18%.
Nel 2012 si stima una ulteriore contrazione del 3,8%, una percentuale quasi doppia rispetto alle stime nazionali (-2%). Particolarmente penalizzata sarà la nuova produzione, che subirà una flessione dell'11,6%.
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