Due marchi italiani dellauto hanno scoperto da qualche anno il fascino del mare. E lo vivono in modo diverso ma ugualmente intenso: parliamo di Alfa Romeo e di Lancia. La prima ha scelto lagonismo (è nel suo Dna) in campo velico, legandosi a un appassionato armatore australiano: Neville Crichton. «A fine 2008 abbiamo guardato con entusiasmo al suo nuovo progetto - spiega Sergio Cravero, ad di Alfa Romeo Automobiles - dopo due campagne con i super maxi, ricchissime di vittorie, è arrivato il mini maxi, realizzato in otto mesi di lavoro. Cè molta sintonia tra noi e lui». La sfida sta andando bene: dopo aver vinto la Copa del Rey a Palma di Maiorca, Alfa Romeo 3 ha conquistato il titolo Mini Maxi Racing nella Maxi Yacht Rolex Cup. «Ma non mi accontento, sto già pensando alla nuova barca per il prossimo anno», ha promesso Crichton.
Per Lancia, invece, la vela non è quella dei racer ma delle barche classiche: dal 2008 cè una partnership con lo Yacht Club de Monaco che lha portata a essere protagonista nella spettacolare Classic Week di settembre, dove si è celebrato un doppio evento: i 25 anni di presidenza del principe Alberto II e il centenario di Tuiga, il 15 metri del club. Lancia si è presentata anche a bordo del veliero Signora del Vento, esclusiva tribuna per vedere le evoluzioni degli yacht a vela e motore. L85 metri è stato «griffato» da Lancia per il suo tour estivo nei principali porti toscani e sardi. «Per noi è limbarcazione ideale per rappresentare il moderno concetto di eco-chic, promosso e condiviso dalla nostra casa, da tempo impegnata per un miglioramento della qualità della vita che rispetti lambiente», spiega Olivier François, ad di lancia Automobiles.
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