Tra la via Emilia e il West. Francesco Guccini non se ne avrà a male, se prendiamo in prestito il titolo di un suo celebre album per fotografare gli ultimi sviluppi dellavventura imprenditoriale di Landi Renzo, realtà guida nella produzione di componenti e sistemi per lalimentazione di veicoli a Gpl e metano. Unazienda saldamente legata al territorio dorigine (sede centrale a Cavriago, presso Reggio Emilia), ma caratterizzata fin dalle origini da una vocazione internazionale che lha portata ad aprire stabilimenti e controllate ai quattro angoli del globo: dallOlanda alla Polonia, dal Pakistan al Brasile, dalla Cina allIran fino, novità di questanno, alla California (il west, appunto
), dove da poche settimane è stata inaugurata ufficialmente la Landi Renzo Usa Corporation.
La nuova società, basata nella contea di Los Angeles, si occuperà sia dellottenimento delle complesse certificazioni necessarie per operare sul mercato statunitense (proprio a tal fine nello scorso luglio è stata acquisita la Baytech Corporation, già in possesso di tali certificazioni) sia delleffettiva attività di trasformazione dei veicoli. «In questo modo - afferma Andrea Landi, presidente della Landi Renzo Usa Corporation e primogenito di Stefano Landi, presidente della società capogruppo Landi Renzo SpA - riteniamo di poter fornire un contributo importante nel dare agli Stati Uniti la possibilità di utilizzare in modo economico carburanti ecologici e alternativi a quelli di derivazione petrolifera».
Una prospettiva, questa, resa ancora più concreta dalle scelte dellamministrazione Obama, fortemente orientate allo sfruttamento delle fonti energetiche «verdi». Cè attesa, in particolare, per lapprovazione del Natural Gas Act, un provvedimento in discussione al Senato che dovrebbe incentivare la conversione al metano delle flotte americane, sia pubbliche che private. Obiettivo: avere entro il 2014 almeno il 50% dei parchi auto alimentato a gas naturale. «Si tratta di un atto importante, da un punto di vista non solo ecologico ma anche economico - commenta Corrado Storchi, external relations manager di Landi Renzo -. Emancipandosi progressivamente dal petrolio, Washington compirà un passo significativo verso lindipendenza energetica. Siamo consapevoli che il mercato Usa, per quanto ora limitato soprattutto alle flotte, offre grandi numeri e notevoli possibilità di sviluppo. E Landi Renzo non poteva che cogliere questa nuova sfida».
A proposito di sfide, quella dellinnovazione tecnologica è sempre dattualità per il gruppo emiliano. Lultima novità è il cosiddetto DualFuel, che dovrebbe finalmente rendere la scelta del metano praticabile anche per i possessori di vetture diesel. La soluzione? Lasciare inalterata la meccanica del motore, che può funzionare bruciando contemporaneamente gasolio e gas, in proporzioni variabili. Unidea non del tutto inedita, che però Landi Renzo ha saputo concretizzare e perfezionare: «Il problema da risolvere - spiega Storchi - era quello della differente combustione dei due carburanti, che ai bassi regimi, così come a quelli molto alti, finiva per usurare il motore. Ecco perché la tecnologia DualFuel evita di miscelare gasolio e metano in questi regimi "a rischio", funzionando invece in tutti gli altri casi. In questo modo si copre comunque il 90% della percorrenza e, in più, si salvaguarda il motore». E i vantaggi sono tangibili: meno emissioni nocive, la spesa per il pieno che si riduce fino al 15% e un costo per la trasformazione che non dovrebbe superare quello di un'auto a benzina.
Per goderne, però, occorre ancora un po di pazienza: attualmente in fase di definiva messa a punto, il sistema DualFuel verrà lanciato sul mercato da Landi Renzo entro la fine del 2011. In attesa, magari, di un adeguamento della normativa che faccia guadagnare una classe Euro alle vetture diesel che se ne doteranno.
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