L'Australia taglia la quota di immigrati E' la prima volta che accade in otto anni

La crisi economica costringe il governo a rivedere il numero di ingressi. Il ministro dell'immigrazione: "Sono legati all'effettiva disponibilità di lavoro"

L'Australia ridurrà la quota annuale di immigrati per la prima volta in 8 anni a causa dell' indebolimento dell'economia e della domanda di lavoro. «I nostri programmi migratori sono legati al mercato del lavoro, e prevediamo una riduzione degli arrivi in risposta alle difficoltà economiche», ha spiegato il ministro dell'Immigrazione Chris Evans. Le nuove quote saranno stabilite con il bilancio di previsione a maggio, ha precisato. Nell'ultimo decennio l'Australia ha vissuto un boom dei nuovi arrivi per ovviare alla carenza di manodopera, mentre il boom alimentato dalla massiccia domanda di materie prime dalla Cina spingeva i tassi di disoccupazione ai minimi in 30 anni. Anche se l'Australia non è ancora in recessione, lo sono sei dei suoi maggiori partner commerciali. La crescita economica si è fermata e si prevede che la disoccupazione raggiunga il 7% alla metà del 2010, rispetto all'attuale 4,8%.

In questo anno finanziario 2008/09 il governo ha fissato una quota record di nuovi ingressi di 190.300, 20% più del 2007/08. Dalla seconda guerra mondiale, sono stati accolti circa 7 milioni di immigrati, tanto che oggi uno su quattro dei 21 milioni di australiani è nato all'estero.

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