A distanza di pochi mesi dalla cantierizzazione per il futuro mega-parking del Pincio, tornano a farsi sentire le proteste di Italia Nostra. Il presidente romano dellassociazione ambientalista, Carlo Ripa di Meana, ha rinnovato, ieri, allamministrazione comunale, la richiesta «dellimmediata sospensione dei lavori e lavvio di una seria progettazione dellopera».
«Lo scempio del colle», come è stato ribattezzato dagli ambientalisti, prevede la costruzione di sette piani interrati, per un totale di 726 posti auto. Ad aggiudicarsi lappalto del parcheggio, bandito da Atac, è stata limpresa Sac con unofferta di 21 milioni di euro. La durata dei lavori dovrebbe essere (obbligatorio il condizionale) di 30 mesi, mentre lingresso delle prime auto è previsto non prima del marzo 2010. Limpresa ha da tempo recintato larea con un muro di lamiere verdi lungo 2 chilometri, che occupa tre quarti della sede stradale. «Un muro della vergogna - dichiara Ripa di Meana -, costruito solo per nascondere i lavori di scavo del parcheggio ed escludere dalla vista dei cittadini quanto sta accadendo. Esigiamo che la Sovrintendenza comunale riferisca, ogni settimana, sullo stato dei lavori - tuona il presidente - e che ci assicuri che il carotaggio per gli accertamenti archeologici non sia in mano ai tecnici dellAtac, bensì a quelli della Sovrintendenza». Lassociazione ha, inoltre, rilevato irregolarità nella progettazione e nellappalto del parcheggio, che sono state illustrate dallurbanista Antonio Tamburrino: «La Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ritiene che le ricerche archeologiche non siano state esaustive e quindi ribadisce la necessità di eseguire sondaggi archeologici preventivi su tutta larea del parcheggio. Inoltre la Sovrintendenza dichiara che non va esclusa la possibilità che, qualora i rinvenimenti archeologici si rivelassero di particolare interesse, il progetto subisca sostanziali modifiche. Da queste chiare prese di posizione della Sovrintendenza, condivise anche dal ministero dei Beni Culturali, si evince che il progetto del parcheggio deve essere considerato, al più, un progetto preliminare e che ciò che è stato approvato è del tutto insufficiente per aprire il cantiere».
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