Lazard fa i conti con l’utile in calo

da Milano

Lazard perde qualche colpo. La
«boutique finanziaria» parigina ha registrato un calo del 32% nell’utile nel terzo trimestre dell’esercizio a causa della diminuzione dell’attività di consulenza in fusioni e acquisizioni. La reazione della Borsa di New York, dove Lazard è quotata, è stata nettamente negativa: nel pomeriggio di ieri il titolo cedeva il 2,7% a 41,23 dollari. I profitti netti sono scesi a 35 milioni di dollari, pari a 35 centesimi per azione contro una previsione degli analisti di 46 centesimi (mentre gli utili operativi sono calati del 15% a 317,6 milioni contro una stima di 359 milioni). La banca d’affari ha spiegato la riduzione della redditività con il numero minore di operazioni di fusione e acquisizione concluse nel trimestre e con un confronto sfavorevole con i numeri del trimestre corrispondente del 2005 che aveva registrato un’attività vivace nel settore. Nei primi 9 mesi Lazard ha registrato un utile netto (pro forma) di 150,4 milioni (1,45 dollari per azione), comunque in aumento del 31% rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio precedente.

Il presidente Bruce Wasserstein ha sottolineato - in una nota - che «le attività di financial advisory sono in salute, come evidenziano il grande numero di grandi operazioni di fusione e acquisizione che sono state annunciate di recente. Siamo fiduciosi nel futuro e continuiamo a investire nel nostro business, in particolare in Europa, per migliorare la nostra posizione dove vediamo opportunità di crescita significativa».

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