Lazio, è boom di immigrati. E di reati

Il Lazio scoppia di immigrati. Sono 330mila quelli residenti ufficialmente nella nostra regione. Con una crescita spaventosa: 20 per cento in più rispetto al 2006. Lo certifica il rapporto Eures 2007, presentato ieri mattina a Palazzo Valentini. Dati preoccupanti che spingono persino Gasbarra alla resa: «Questa ondata deve terminare, o saranno dolori per tutti».
Ma torniamo ai dati elaborati assieme all’Upi Lazio (Unione delle province). L’incremento maggiore si registra nella provincia di Roma, dove i residenti sono cresciuti del 22,1 per cento raggiungendo le 278mila unità. Èd è sempre più quella romena la comunità più numerosa, con 76mila presenze (ufficiali) pari al 23 per cento del totale e al 16,1 in più rispetto all’anno precedente. Seguono la comunità filippina, con 25.893 residenti (per il 61,5 per cento donne), pari al 7,8 per cento del totale e a un +39,7 rispetto al 2006; quella polacca (19.036 unità pari al 5,8 del totale e +18,7 rispetto al 2006), che nel 2007 supera la comunità albanese (18.389 residenti, pari al 5,6 per cento del totale e +8,6 rispetto al 2006). Alla crescita dei residenti stranieri corrisponde anche una più alta incidenza sulla popolazione totale, che sale nel Lazio a sei stranieri ogni cento residenti (cinque in Italia), con il valore più alto nella provincia di Roma (6,9 per cento, che sale al 7,4 per cento nella capitale a fronte del 6,1 per cento negli altri comuni). I tre comuni con la più alta incidenza di residenti stranieri sono Sacrofano, Filacciano e Ponzano Romano (12,6 per cento).
Ma il dato forse più preoccupante è che nel periodo 2005-2006 nel Lazio torna a crescere anche la criminalità nel Lazio nel periodo 2005-2006, dopo il decremento registrato nel biennio precedente. Il 2006, con 319.771 reati denunciati, segna un incremento dell’11,8 per cento rispetto al 2005 (+7,5 in Italia). A livello provinciale gli aumenti più elevati si registrano a Viterbo e Rieti (+18,2 e +14,3) che tuttavia presentano il numero dei reati più basso (rispettivamente 10.680 e 4.583). Leggermente più contenuto l’aumento rilevato a Frosinone (13.044 reati, pari a +13,4), Roma (269.617, pari a +12) e Latina (21.648, pari a +5,7).

Tra i crimini violenti, le lesioni dolose registrano un aumento del 12,7 per cento, i tentati omicidi del 13 per cento, le rapine del 17,1 per cento (e raggiungono così un indice di 8,7 ogni 10mila abitanti), i furti del 10 per cento, con un’impennata soprattutto per quelli in appartamento, che sono cresciuto del 22,3 per cento. Clamorosa l’impennata degli scippi (+44,7 per cento), dei borseggi (+43,3) e delle truffe informatiche (+34,6).

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