Roma

Il Lazio piange Giuseppe, Max e Marco

Massimo Malpica

Ancora sangue laziale versato in Irak. È quello di tre dei quattro militari morti l’altra notte nell’incidente dell’elicottero precipitato poco lontano da Nassirya, dopo essere decollato dalla base aerea di Tallil: il tenente colonnello Giuseppe Lima, 39 anni, di Roma, e i marescialli Massimiliano Biondini, 33enne di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, e Marco Cirillo, 29enne di Bagnaia (Vt). Il nuovo lutto per la nostra regione ha visto il cordoglio unanime delle istituzioni. Per il sindaco di Roma, Walter Veltroni, la «terribile notizia» dell’incidente che ha causato la morte dei tre soldati italiani «aggiunge i loro nomi a un elenco lungo e triste di caduti»: «Esprimiamo con un abbraccio la partecipazione e la solidarietà di tutti a questa tragedia», ha concluso il sindaco, invitando a «evitare le polemiche nel momento del dolore» (ma a sinistra molti ieri sono tornati sulla questione del ritiro delle truppe, e Nando Simeone del Prc ha proposto di sospendere la parata del 2 giugno). Veltroni ha voluto visitare la famiglia di Lima, che lascia due figli piccoli e una moglie incinta. Lasciando la casa di Tor Pagnotta, il sindaco si è detto «colpito e ammirato da questa forza e da questo rispetto del senso dello Stato». Anche il neopresidente della Regione, Piero Marrazzo, ha espresso il suo cordoglio «e quello dell’intera comunità regionale per quanto accaduto», manifestando «tutta la sua vicinanza alle famiglie dei militari caduti». E si stringe ai familiari delle vittime Enrico Gasbarra, presidente della Provincia di Roma, che accompagna il «cordoglio per la grave perdita» al «rispetto profondo per chi ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere». Dolore anche a Viterbo, dove il sindaco Giancarlo Gabbianelli, di An, ha proclamato un giorno di lutto cittadino, ricordando l’alto prezzo che la Tuscia sta pagando per le nobili missioni di pace dell’esercito.
Sentimenti simili tra gli esponenti della Cdl del Lazio. Il presidente della XII circoscrizione, l’azzurro Paolo Pollak, ha visitato la famiglia Lima offrendo l’aiuto del suo municipio e organizzando una fiaccolata in memoria del militare romano, e la coordinatrice di Fi nel Lazio, Beatrice Lorenzin, parla di «lutto italiano e laziale davanti al quale gli unici sentimenti che possiamo esprimere sono quelli del cordoglio per chi rimane e del grande rispetto per chi ha perso la vita». Il capogruppo in Regione dell’Udc, Luciano Ciocchetti, ieri ha chiesto un minuto di silenzio, osservato prima dell’apertura dei lavori del consiglio, come segno di condivisione del dolore dei familiari delle tre vittime.

«Sgomento» il ministro della Salute Francesco Storace, che esprime però la sua gratitudine ha chi «è caduto per un ideale alto: la costruzione della pace», mentre il presidente della Federazione romana di An, Vincenzo Piso, oltre a esprimere «cordoglio» per le vittime chiede che siano al più presto stabilite le cause del tragico incidente.

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