Una seduta difficile quella di ieri in consiglio comunale, aperta con il discorso del sindaco che ha riferito in aula sulle consulenze doro, allorigine delle indagini di Procura e Conte dei conti. La giunta schierata al completo al suo fianco (unico assente lassessore alla cultura Vittorio Sgarbi) non è riuscita però a evitare qualche crepa nella stessa maggioranza. Unica voce fuori dal coro quella del capogruppo della Lega Nord Matteo Salvini che, dopo aver espresso piena solidarietà e fiducia alla Moratti, dicendosi certo che lindagine si concluderà nel nulla, non ha mancato di attaccare: «il mio è un discorso di opportunità politica - mette le mani avanti -. Milano deve dare lesempio e la nostra amministrazione deve essere inattaccabile. Non penso quindi che sia una giustificazione ricorrere a consulenti esterni solo perché altri comuni lo fanno. La riorganizzazione della macchina comunale - continua - sta dando i suoi risultati ma penso allo stesso tempo che sia opportuno, e lo dico proprio perché tengo a questa città, interrogarsi sul doppio incarico che ricoprono alcuni dirigenti e sulleventualità di portare avanti certi tipi di rapporti lavorativi». Stesso discorso, ma in forma esplicita, arriva da Francesco Rizzati dei Comunisti italiani che dai banchi dellopposizione si chiede: «Non è opportuno congelare la posizione di Borghini finché le indagini sono in corso?».
«Il sindaco tende a negare ogni problema, gli unici li attribuisce allamministrazione Albertini - attacca Marilena Adamo, capogruppo del Pd -. Aspettavamo risposte su come dare credibilità alla macchina comunale. Quanto ai risparmi citati dal sindaco come frutto della riorganizzazione a noi risulta che siano stati ottenuti con i tagli al personale».
Duro anche Carlo Montalbetti, capogruppo della lista Ferrante che chiede una commissione dindagine: «Per evitare la critica di dilettantismo e per essere orgogliosi del proprio operato bisogna andare in profondità - polemizza -. Ecco perché ritengo che sia necessaria unindagine conoscitiva».
«Forza Italia esprime solidarietà e piena fiducia nelloperato di Letizia Moratti. La riorganizzazione della macchina comunale significa più efficienza e più risposte alle richieste dei cittadini - commenta Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia -. Non vi è dubbio che il sindaco voglia introdurre criteri di meritocrazia nella gestione della cosa pubblica. Alcuni esponenti del centrosinistra forse non condividono questo approccio, ma fortunatamente non è lopinione di migliaia di milanesi che lhanno votata e che apprezzano il modo programmatico con il quale affronta i problemi della città». «Siamo orgogliosi di aver contribuito alla rinascita di Milano che è cominciata nel 1997»: dice Giulio Gallera, capogruppo di Forza Italia.
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