La Lega a Pontida reclama il Lombardo-Veneto

«Guardando al Lombardo-Veneto» titolava ieri la Padania. «Bossi-Pontida 2009» recita la scritta lunga 20 metri e fatta di fiori allestita a lato del palco. L’edizione di Pontida numero 25, iniziata già ieri sera con la festa dei Giovani padani, sa di rivincita e rivendicazione.
Sarà innanzi tutto una festa, promette Roberto Calderoli, che le kermesse le ha vissute tutte e che ieri, all’ennesimo sopralluogo sul «sacro prato», s’è lasciato sfuggire un commosso: «Di fronte a questa forza popolare mi sento sempre piccolo». Soprattutto, sarà politica. «Ci aspettiamo che Bossi lanci nuove battaglie, vedremo quali» annuncia il ministro alla Semplificazione, che coordina le segreterie del Carroccio. Davanti ai 50mila simpatizzanti attesi, i dirigenti arrivano sbandierando i risultati delle ultime tornate elettorali, quel 10,2 per cento guadagnato alle Europee, e poi 261 sindaci, molti dei quali in «zona rossa», 6 Province, 9 eurodeputati, in tutto fanno 400 eletti, troppi persino per la tradizionale sfilata sul palco, e infatti i neoamministratori leghisti resteranno fra la folla per il «giuramento» con gli esponenti già in carica davanti al «popolo padano».
Il primo traguardo lo indicava ieri il quotidiano leghista: l’anno prossimo ci sono le elezioni regionali, e la Lega è determinata a far pesare non solo l’exploit elettorale, ma anche «il merito di essere stata la forza propulsiva di questo esecutivo», scrive la Padania, che poi elenca le «promesse mantenute», dal sì al federalismo fiscale alla norma sulle quote latte, dai respingimenti dei clandestini alla sforbiciata alle leggi inutili. Obiettivo minimo: la guida del Veneto. Nei giorni scorsi la Lega, potenza di una cena ad Arcore fra Bossi e il premier Silvio Berlusconi, ha annunciato il sostegno ai candidati del Pdl che andranno al ballottaggio il 21-22 giugno. Tanto che al raduno di oggi è atteso anche Guido Podestà, in corsa per la Provincia di Milano. «La presenza di Podestà dimostra la volontà della Lega di sostenere i candidati impegnati nei ballottaggi - spiega Calderoli -. Altrettanto faranno i leader del Pdl, in altre occasioni, con i nostri candidati». «Abbiamo fatto 30 e vogliamo fare 31 - promette impegno il neoeuroparlamentare Matteo Salvini -. Abbiamo stravinto in tutta la Lombardia, da Lodi a Sondrio. Manca Milano e non può mancare la capitale della Lombardia e non solo della Lombardia».
Ma a Pontida Bossi ribadirà la posizione di non partecipazione del Carroccio al referendum elettorale, e infatti tra gli 83 gazebo che riempiranno la spianata ce ne sono alcuni dedicati a fornire istruzioni su come evitare di ritirare la scheda referendaria per gli elettori chiamati ai ballottaggi. Imponente l’organizzazione della kermesse.

Sarà un’edizione da record, dice Calderoli, che ha chiesto la collaborazione di polizia locale e questura per gestire il traffico che rischia il tilt: 300 i pullman in arrivo, ma la maggior parte dei militanti, provenienti da tutto il Nord Italia, arriverà con mezzi propri, auto, moto, c’è pure chi il pratone vuole conquistarlo in bicicletta.

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