Il ritorno al porporzionale, spiega il vicesegretario dell’Udeur, ha infatti la valenza di riunire quell’elettorato di centro che per effetto del bipolarismo «ha dovuto dividersi chi virando a destra chi a sinistra pur pensando allo stesso modo su quasi tutti i temi qualificanti». Motivo per cui, chiarisce, l’obiettivo è un nuovo soggetto «credibile» ma che non sia la riedizione «nostalgica» della Dc, bensì un punto di partenza per un Paese «più stabile a prescindere dagli sviluppi relativi al dibattito sulla legge elettorale».
Una palla che rilancia anche il capogruppo Udeur al Senato, Tommaso Barbato, che nel dibattito intorno al futuro del centrodestra e sul Partito democratico vede la conferma che i tempi sono maturi perché «i partiti di centro, dell’uno e dell’altro schieramento, si muovano verso la costituzione di una forza moderata più consistente». Una necessità che trova origine nel fallimento dell’attuale sistema e che colpisce entrambi gli schieramenti. Vittime, da una parte, dei ricatti di Bossi «che adombra, addirittura, una sorta di chiamata alle armi», e di una sinistra radicale, dall’altra, che «pur stando al governo, pretende di scendere in piazza contro il suo esecutivo».
Ma una soluzione al problema c’è. La offre Cesare Salvi (Sd), che caldeggia il modello tedesco come antidoto contro un maggioritario, causa dell’aumento della «rissosità tra i partiti, insieme al loro numero».
La proposta di Sinistra democratica, ricorda, si basa sul proporzionale ma con una soglia di sbarramento al 5%, con metà dei parlamentari eletti in collegi uninominali e l’altra metà con liste piccole in circoscrizioni piccole. Appunto «la soluzione al problema di un bipolarismo coatto, imposto, come è quello in uso nel nostro Paese». Una soluzione che però rischia di diventare un boomerang: «Il timore è che in realtà il Partito democratico non abbia ancora scelto. Se lo farà, in favore del modello tedesco, troverà la maggioranza in Parlamento. In ogni caso - conclude - occorrono calma, saggezza e serenità per risolvere i problemi della coalizione su questo terreno, altrimenti non si salverà nessuno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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