Occhio ai petrodollari, comincia linseguimento. Occhi ai petrodollari del PSG, capace di mettere sul piatto del prossimo mercato la bellezza di 61,5 milioni di euro secondo una fonte molto attendibile consultata dallagenzia France Presse e identificata come molto vicina alla Qatar investiments, azionista di maggioranza del club francese. A parte la stravaganza del milione e mezzo oltre la cifra di 60 che già è bella robusta, la fonte stessa ha spiegato che tale strategia prevede lacquisto di «tre calciatori entro quindici giorni» nellintento di far dimenticare subito la scelta personale di David Beckham, restare a Los Angeles infatti per evitare un altro trasloco alla famiglia, ai figli più che alla moglie Victoria.
Con quella cifra a disposizione, persino Adriano Galliani può vacillare e rivedere tutti i piani del Milan che al momento non prevedono certo la cessione di Pato ma soltanto larrivo di Carlitos Tevez dal Manchester City. Fino a ieri, sullargomento, hanno fatto tutti melina. Il Milan attraverso il suo vice-presidente vicario con la frase «non cè alcun segnale da Pato nè dal Psg», il Psg con quella dichiarazione di Ancelotti «Pato è un calciatore del Milan», e lagente del brasiliano Gilmar Veloz «noi abbiamo un contratto fino al 2014». Con larrivo del PSG a Dubai in vista dellamichevole di oggi pomeriggio e il contemporaneo viaggio dello stesso Veloz, dalla melina si può passare alla fase concreta anche se lassenza di Adriano Galliani può rappresentare una qualche difficoltà. Due rinforzi per 61,5 milioni di euro (Kakà e il Papero) sono una bella cifra a patto che almeno 40 milioni siano destinati al rossonero che finora non è ancora uscito allo scoperto pronunciando apertamente la frase («voglio Parigi e Ancelotti») che darebbe il via ufficiale al negoziato. Con lipotesi dellarrivo di un terzo rinforzo.
Occhio ai petrodollari, allora. Ma anche alle mosse di Leonardo e Ancelotti, Leo più che Ancelotti. Il primo ha studiato da vicino alla scuola di Adriano Galliani, si è uniformato al suo stile sul mercato ed ora proverà a dimostrare di essere degno del suo maestro. Ancelotti glielo ha ricordato a più riprese: «Ricordate che Galliani è il più bravo di tutti». E forse la riflessione è finita sul tavolo parigino appena Carletto ha sentito circolare la candidatura di Tevez per il PSG. «Se si muove per un obiettivo, di sicuro lo centra» è lesperienza di Ancelotti milanista. Così avvenne per Kakà, così per Pato e poi per Thiago Silva quando la concorrenza non era solo straniera ma anche italiana.
Leonardo e Ancelotti sono convinti di poter lavorare molto nellincontro personale con Pato. Vogliono capire dalle sue parole e dalle sue espressioni, se è possibile lanciare lassalto o è meglio aspettare tempi propizi, cioè successivi allarrivo a Malpensa dallArgentina di Carlitos Tevez. La cui conclusione non dovrebbe tardare molto perché anche il City è interessato a chiudere la pratica prima della conclusione del calcio-mercato.
Oggi, a Dubai, Ancelotti e Leonardo (che ieri era alla casa madre in Qatar e oggi dovrebbe arrivare) si ritroveranno al cospetto del nuovo Milan: sarà un incontro piacevole, pieno di abbracci e di pacche sulle spalle. Lanno scorso, quando il Milan si ritrovò a Londra per la Champions, Ancelotti andò in visita allalbergo rossonero per salutare gli amici di un tempo indimenticabile. Con Leonardo al seguito non sarebbe la stessa cosa. Specie se si pensa che Rino Gattuso è uno di quelli destinati a ripresentarsi in campo dopo quellaccidenti che gli aveva tolto parte della vista e anche della speranza di concludere la carriera calcistica regolarmente. Ha avuto una forza leonina, Gattuso. Ha voluto, fortissimamente voluto il recupero, e giocare un tempo dellamichevole col PSG può essere solo la riconferma di un carattere di ferro, può piegarsi dinanzi al destino bastardo ma non spezzarsi. É il primo banco di prova del 2012 per Allegri e i suoi che dovranno cominciare a mettersi alle spalle vicende vere o presunte di mercato per dedicarsi al campionato, già minaccioso allorizzonte con il viaggio a Bergamo e il derby a metà gennaio.
Occhio ai petrodollari dei francesi, ma anche alla Juve che da quelle parti sta puntellando lorganico con un paio di pilastri, Borriello e Pizarro, che renderebbero ancora più solida la squadra di Antonio Conte.
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