Cultura e Spettacoli

Leone d'oro alla carriera a Marco Bellocchio

Il regista sarà premiato durante la 68esima Mostra del cinema di Venezia, che parte il 31 agosto. Bellocchio ha diretto più di 20 film tra cui Sbatti il mostro in prima pagina, L’ora di religione e Vincere.  Il direttore della Mostra: "Seguire il cinema di Marco Bellocchio ti porta, in ogni suo nuovo film, sempre verso altre destinazioni da quelle che ci sembrava di aver raggiunto e scoperto"

Leone d'oro alla carriera a Marco Bellocchio

Venezia - È stato attribuito al regista Marco Bellocchio il Leone d’oro alla carriera della 68esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà dal 31 agosto al 10 settembre 2011. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore della Mostra Marco Mueller. Il regista e sceneggiatore italiano è una delle personalità più importanti del cinema italiano degli ultimi decenni e tra i maggiori autori del cinema contemporaneo. Attivo fin dagli anni ’60 (il primo lungometraggio, I pugni in tasca, è del 1965), in carriera ha diretto più di 20 film, tra cui Sbatti il mostro in prima pagina, L’ora di religione e Vincere.

La motivazione Nella presentazione al Cda della proposta di Leone d’oro alla carriera 2011, il direttore della Mostra Marco Mueller ha scritto tra l’altro: "Seguire il cinema di Marco Bellocchio ti porta, in ogni suo nuovo film, sempre verso altre destinazioni da quelle che ci sembrava di aver raggiunto e scoperto. Camminatore instancabile, traghettatore di idee, esploratore del confine instabile tra se stesso, il cinema e la storia, ha utilizzato come mappa, per orientarsi, il mondo che comincia oltre i confini della realtà visibile (e nell’inconscio). E ha così trovato i modi di espressione più vitali e giust, per raccontare l’urgenza di saperi, individuali e collettivi, indeboliti, o svaniti",

Le partecipazioni a Venezia Marco Bellocchio è stato più volte protagonista alla Mostra di Venezia, dove ha presentato il suo secondo lungometraggio La Cina è vicina (1967), che ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria. Successivamente ha presentato nel 1975 Matti da slegare in Proposte di nuovi film, quindi nel 1980 il mediometraggio Vacanze in Valtrebbia in Officina Veneziana, e nel 1982 Gli occhi, la bocca in Concorso. Due le partecipazioni negli anni ’90, con il cortometraggio Il sogno della farfalla (1992) e il mediometraggio La religione e la storia (1998). Nel 1997 è stato Presidente della Giuria di Corto Cortissimo, e nel 1999 ha fatto parte della Giuria del Concorso presieduta da Emir Kusturica.

Nell’ultimo decennio ha presentato nel 2002 il mediometraggio dedicato a Verdi Addio del passato (Nuovi Territori), nel 2003 in Concorso Buongiorno, notte, che ha ricevuto un premio speciale, e nel 2010, Fuori Concorso, Sorelle mai

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