Mi domando come mai sia nei momenti di grande gioia che in quelli di dolore i nostri «cugini» trovino sempre il modo di tirarci in ballo.
Sul vostro «Giornale» di domenica 14 agosto un articolo della signora P.B. fa cenno ad alcune proposte (definite bizzose e simpatiche) fatte dal popolo genoano per manifestare contro le decisioni del «Palazzo».
Una di queste suggerisce di iscriversi al campionato inglese (e fin qui nulla da eccepire in quanto si tratterebbe di un ritorno alle origini).
Laltra propone di andare a giocare nella Repubblica di San Marino, che tutto sommato renderebbe più agevoli le trasferte.
Ma fra queste bizzose e simpatiche iniziative ne leggo una che propone di boicottare le partite della Sampdoria noleggiando un aereo, sorvolare lo stadio di Marassi e lanciare carichi di letame al fischio dinizio.
Indubbiamente dal 1946 a oggi la Sampdoria ha riservato ai tifosi rossoblù più dolori che gioie (naturalmente nel senso calcistico) ma non vedo proprio in questo caso che colpa possano avere la Samp e i suoi tifosi.
Ed il pensiero di questo emulo di Gabriele dAnnunzio che sorvola lo stadio ma non lancia manifestini mi lascia veramente stercoreo...
Grazie per la vostra ospitalità. Distinti saluti
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