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«Lette le intercettazioni sono saltato sulla sedia»

da Lienz (Austria)

«Cosa ho pensato quando ho letto le intercettazioni che vedono coinvolti Mazzoleni e il dottor Carlo Santuccione? Sono sobbalzato sulla sedia».
Non usa mezze parole Ettore Torri, magistrato, da novembre a capo della Procura Antidoping del Coni. Dopo aver riaperto il caso Basso, dopo aver messo spalle al muro sia il campione di Cassano Magnago che Michele Scarponi, entrambi coinvolti nell’ormai famosissima «Operacion Puerto», dice che solo qualche giorno fa è entrato in possesso delle oltre 14mila pagine dell’inchiesta «Oil for drug», per tre anni sul tavolo della Procura di Roma e del magistrato Paolo Ferraro.
Per quella inchiesta e per quelle telefonate Mazzoleni non fu indagato dalla Procura di Roma, ma tutti gli atti furono trasferiti alla Procura di competenza, quella di Bergamo. L’inchiesta è datata 2004, ma da allora la giustizia sportiva, contrariamente a quanto ha fatto per i casi Basso e Scarponi, è rimasta immobile. Adesso il nuovo capo della Procura, Ettore Torri ha deciso di fare luce.
«Evidentemente chi mi ha preceduto non ha ritenuto opportuno chiedere informazioni – ci dice il giudice antidoping Torri -, oppure, molto più semplicemente, visto che a livello di giustizia ordinaria si è arrivati solo poco tempo fa ai rinvii a giudizio (una trentina, con corridori cicloamatori e no), solo adesso si è potuti arrivare a chiedere il fascicolo visto che non è più protetto dal segreto istruttorio».
Quattordicimila pagine, piene zeppe di informazioni, anche se uno dei nodi principali è proprio legato alle intercettazioni di Mazzoleni con Santuccione, che per la giustizia sportiva potrebbero essere molto interessanti, visto che si parla chiaramente di Epo e di dosi di eritropoietina iniettate e da iniettare.

L’atleta, come si legge nei verbali, spiega al medico di aver assunto d’accordo con un suo compagno di squadra 4000 unità sottocute di Epo.
«Ho letto qualcosa, una scorsa veloce – ci conferma Torri -, ma devo studiare bene il fascicolo. Posso dire poco: posso solo garantire che andremo a fondo e nessuno resterà impunito».

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