Cara Enrica, mi scrivi che non vuoi più vivere. Non hai trent’anni e sei delusa,ferita,avvilita. Dal lavoro che non trovi, dagli altri, dalla tua fragilità che non sopporta il peso del vivere. Si, non vale la pena vivere; però non so se valga la pena morire. Prima di suicidarti, ricordati di tornare al mare dove l’ultima volta ti vidi, e fatti l’ultimo bagno. Sembravi felice in acqua, sorridevi quando nuotavi da farfalla. Prima di suicidarti, fai quel viaggio in Birmania che sognavi tanto, vedi il lontano, vivi l’avventura, sfida i pericoli, visto che non hai nulla da perdere. Prima di suicidarti, torna al paese dei nonni, dove giocavi da bambina con i tuoi cugini, dove raccoglievi la frutta con la nonna, dove fiorì il tuo primo amore adolescente.
Prima di suicidarti, sfoglia quei libri di Kerouac, di Silvia Plath, di Emily Dickinson che ti facevano sognare e che leggevi in treno o sul terrazzino. Prima di suicidarti, rivedi i film di Clint Eastwood e Rapsodia d'agosto e Sogni di Kurosawa che ti facevano piangere, tu che amavi il cinema. Prima di suicidarti, torna a casa tua, rivedi tuo padre e tua madre, anche se lei non c’è,e tuo fratello,e la tua stanza,saluta le tue cose, la mezza luna che si accendeva sul tuo scrittoio, i poster e le foto di quando eri vestita da fatina.
Prima di suicidarti riassapora l’uva fragola che amavi. Prima di suicidarti hai tante cose da vedere, da provare o per una volta ancora. E poi non so se avrai tempo e voglia di suicidarti. Prima di suicidarsi c’è sempre un’altra cosa da fare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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