Lettieri frena De Magistris e passa al secondo turno

Il sindaco uscente lontano dal 50% e l'azzurro riapre la partita Terza la Valente (Pd). Polemiche sulla compravendita dei voti

U na volta tanto i sondaggi della vigilia hanno visto giusto. Il sindaco uscente Luigi de Magistris non sfonda ed è costretto a giocarsi la chance di restare a Palazzo San Giacomo al ballottaggio, il 19 giugno prossimo malgrado l'ottimismo sfoderato in queste ultime ore. La forbice tra il 39,5 e il 43,5% per cento non gli garantisce (secondo gli exit poll delle 23.30 de «La7») di chiudere in anticipo la partita, come pure aveva garantito ai suoi. E oggi come cinque anni fa, lo sfidante sarà Gianni Lettieri, sostenuto dal centrodestra, che lo segue con un risultato oscillante tra il 21,5 e il 25,5%. Staccati la parlamentare Pd Valeria Valente (che raccoglie tra il 18,5 e il 22,5% malgrado il traino del Premier Matteo Renzi in città giovedì scorso) e l'uomo del M5s, Matteo Brambilla che viaggia tra il 9 e il 13%. Affluenza al 72,3% alle 23, con migliaia di candidati in campo.

La giornata è comunque trascorsa tutt'altro che tranquilla. Dal comitato «Lettieri Sindaco» sono partite raffiche di denunce e segnalazioni alle forze dell'ordine per la presenza di vere e proprie «ronde di estremisti e antagonisti» davanti ai seggi, soprattutto nella zona del centro storico e nella terza municipalità, che «intimidiscono chi si reca al voto». Ma è soprattutto su Internet che si è spostata la battaglia, e non solo perché sui social network nessuno ha osservato il silenzio elettorale. Notizie bufala e fotomontaggi hanno viaggiato alla velocità della luce da bacheca a bacheca per denigrare gli avversari. Il fango nel ventilatore ha colpito più o meno tutti. I supporters dell'ex presidente dell'Unione industriali individuano presunte responsabilità nell'ex pm di Catanzaro («Riteniamo Luigi de Magistris mandante morale di questi attacchi e ne risponderà anche lui in sede di giudizio») mentre il segretario provinciale dei Democratici Venanzio Carpentieri ha annunciato una denuncia per la «diffusione sul web della immagine di un facsimile spacciato per scheda elettorale» con tanto di tessera sanitaria del votante in primo piano. «È evidente la natura posticcia della vicenda e l'uso strumentale che i nostri avversari politici ne stanno facendo». Voci anche sulla compravendita di voti nei rioni ad alta densità criminale con preferenze offerte a 20 euro l'una. Dai grillini arriva invece la storia di una giovane rappresentante di lista che, alla scuola Casanova, in piazza Cavour, sarebbe stata «minacciata da alcune persone alle quali avevo fatto notare che non si può distribuire materiale elettorale il giorno del voto». Difficoltà anche sul fronte dell'organizzazione elettorale: nella sezione di via Cavalleggeri d'Aosta, nel quartiere Fuorigrotta, solo poco prima della chiusura delle urne sono arrivate le tabelle di scrutinio. I rappresentanti di «Ala« (Alleanza LiberalPopolare-Autonomie) hanno invece segnalato al senatore Vincenzo D'Anna che ne ha dato notizia che «nella zona di Scampia, i seggi sarebbero dotati di un numero di schede inferiore rispetto al numero dei votanti», circa il «30 per cento in meno». Nel caso specifico della sezione numero 1, presso l'istituto d'arte di piazzetta Salazar ha rivelato il parlamentare - la gente è rimasta in fila perché mancavano addirittura «le matite».

Più duro invece il segretario del movimento «Pensionati d'Europa», Fortunato Sommella, che ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Procura di Napoli nei confronti del sindaco Luigi de Magistris, il quale - afferma Sommella nella denuncia ha messo «a rischio il regolare svolgimento delle elezioni in atto».

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