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L'ex prefetto Ferrigno in manette per molestie: sesso in cambio di favori

Accusato anche di prostituzione minorile. Arrestato l'ex commissario antiusura e prefetto di Napoli. Testimone dei pm nel processo Ruby, avrebbe portato ad Arcore Maria Makdoum

L'ex prefetto Ferrigno  in manette per molestie: sesso in cambio di favori

Milano - L’ex prefetto Carlo Ferrigno è stato arrestato su ordine del gip di Milano per millantato credito. Avrebbe ricevuto prestazioni sessuali millantando agevolazioni nella pubblica amministrazione. Ferrigno, che è stato commissario nazionale anti-usura fino al 2006 e prima prefetto di Napoli, è anche indagato per prostituzione minorile, perché avrebbe compiuto atti sessuali con alcune minorenni.

Il caso Ruby Il nome di Ferrigno era comparso anche negli atti dell’indagine sul caso Ruby, perché erano state intercettate alcune conversazioni tra lui e Maria Makdoum, una delle giovani che avrebbe partecipato ai presunti festini di Arcore e ritenuta una delle testimoni "chiave" dell’accusa. Inoltre, Ferrigno è stato inserito anche nella lista dei testimoni dei pm.

L'arresto Ferrigno è stato arrestato a Roma con un’ordinanza firmata dal gip di Milano Franco Cantù Rajnoldi, su richiesta del pm Stefano Civardi, titolare di un’inchiesta nata anche a seguito di alcune denunce da parte dell’associazione "Sos Racket e Usura" di Frediano Manzi. L’associazione aveva documentato le testimonianze di alcune persone che avevano raccontato di aver subito proposte sessuali dall’ex prefetto in cambio di favori. Da quanto si è saputo, a Ferrigno vengono contestate ipotesi di reato che vanno dal 2005 a oggi. L’accusa di millantato credito si riferisce alla richiesta di prestazioni sessuali per millantate agevolazioni che l’ex prefetto avrebbe promesso. L’accusa di prostituzione minorile, invece, si riferisce a presunti atti sessuali compiuti con giovani minorenni, in cambio di denaro o altre utilità.

Le vittime Ferrigno avrebbe avuto rapporti sessuali con due minorenni (una lo è tuttora) in cambio di denaro o altre utilità. Ferrigno è stato posto agli arresti domiciliari, perché ha superato i 70 anni. Nell’ambito dell’indagine, oggi è finito in carcere anche l’imprenditore Massimo Abissino, titolare di un negozio di moda in via Farini a Milano, che avrebbe tra le altre cose favorito la prostituzione delle due minorenni che avrebbero avuto rapporti con Ferrigno. Ad Abissino vengono contestati anche fatti di droga. Una delle giovani lavorava proprio nel negozio di Abissino come commessa. In totale, le parti lese, che riguardano condotte sessuali di Ferrigno per i reati di millantato credito e prostituzione minorile, sono quattro: le due minorenni e due donne maggiorenni. In particolare, l’ex prefetto, chiedendo prestazioni sessuali, millantava agevolazioni per le donne come la possibilità in un caso di far entrare una giovane in polizia e, in un altro caso, di risolvere la questione di un permesso di soggiorno per un’altra ragazza.

Spiando Maria Tra i reati contestati a Ferrigno, finito oggi agli arresti domiciliari per millantato credito, c’è anche l’accesso abusivo a sistema informatico compiuto per "spiare" il traffico telefonico di Maria Makdoum, la giovane danzatrice del ventre che avrebbe preso parte a una festa ad Arcore e ritenuta una delle testimoni chiave dell’accusa nel processo sul caso Ruby. Ferrigno controllava i contatti telefonici della Makdoum, con la quale avrebbe avuto una relazione, anche grazie all’aiuto di altre persone indagate.

In particolare, Ferrigno aveva l’accesso ad alcuni account e a delle password per spiare il traffico telefonico della giovane.

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