RomaUna condanna senza appello. A Mario Balotelli e a quella linguaccia a tifosi e giocatori romanisti. Francesco Totti, nella sua rubrica settimanale sul Corriere dello Sport, torna sulla serata di San Siro. E attacca il giovane attaccante.
«Se io a 19 anni avessi avuto lo stesso atteggiamento di Balotelli, i miei compagni di allora, Cervone e Giannini, mi avrebbero preso a calci nel sedere - le parole del capitano giallorosso -. Mazzone mi avrebbe dato due schiaffi e a casa avrei preso il resto dai miei genitori. Non si può tollerare che un giocatore come lui, dalle qualità tecniche, fisiche e atletiche, debba tenere un comportamento così brutto. Nella finale di Supercoppa, mentre si accingeva a battere un angolo lho sentito pronunciare la frase "romanista di m... ". Può capitare un momento di rabbia, ma offese come questa non si dovrebbero ripetere. E invece è successo».
Lette le dichiarazioni del numero dieci giallorosso (che ha problemi al ginocchio e resta in dubbio per la sfida con lArsenal), è infuriato il dibattito sulletere romano. Molti tifosi non romanisti hanno ricordato a Totti i suoi atteggiamenti provocatori, dalle «sceneggiate» ogni volta che subisce un fallo al sottomaglia «vi ho purgato ancora» mostrato in un derby con la Lazio fino al gesto «quattro e a casa» durante un match con la Juve.
Svelata intanto la frase costata un turno di stop a Spalletti: il tecnico della Roma avrebbe urlato al quarto uomo Pierpaoli: «Di a Rizzoli che ha fatto una bella direzione di m... Diglielo e non mimporta se mi fa squalificare». Infatti.
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