Via libera del Senato: ecco il Milleproroghe

RomaFisco, calamità naturali, fondi d’investimento, banche, federalismo e manifesti elettorali. Il milleproroghe ha ottenuto il via libera dell’Aula del Senato nella versione modificata dal maxiemendamento. Il decreto, sul quale il governo ha posto la fiducia, ha ottenuto 158 sì, 136 no 4 astenuti. Molte le novità rilevanti e le misure che si sono aggiunge nelle battute finali dell’iter. Ma il cuore del decreto restano i rinvii e gli slittamenti di termini. Tra i temi toccati, il lavoro, con la proroga del termine per impugnare i licenziamenti e il rinvio delle graduatorie provinciali degli insegnanti. Attese le misure sulla casa, con la proroga del termine per denunciare quelle «fantasma», che non risultano al catasto, e il rinvio degli sfratti.

Ma nel decreto c’è anche la finanza con una misura che permetterà alle banche italiane di reggere l’impatto di Basilea3 (il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, l’ha definita «una norma fondamentale grazie alla quale le banche sono più solide e hanno i mezzi per competere») e modifiche importanti al regime fiscale dei fondi comuni di investimento. Il provvedimento che scade il 27 febbraio passa ora all’esame della Camera per il via libera definitivo.

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