da Roma
Da lenzuolata a fazzoletto: il ddl Bersani sulle liberalizzazioni passa alla Camera in formato assai ridotto rispetto al testo iniziale, falcidiato da pentimenti, azioni lobbistiche, stralci dogni tipo. «Si sono fatti troppi passi indietro - commenta il leader della Confindustria, Luca di Montezemolo - e questo dimostra la mancanza di cultura del mercato in molti esponenti del governo e dellopposizione. Quando leggo che si dibatte ancora sul Pubblico registro automobilistico, lo trovo molto triste». Critiche che il ministro dello Sviluppo respinge, sostenendo che «il processo sta andando avanti». Ma verso quale esito?
La domanda è legittima, osservando come il disegno di legge sia stato stravolto. La norma sulla cancellazione del Pra, a cui fa riferimento Montezemolo, è stata stralciata. È stato ritirato anche larticolo che avrebbe consentito agli avvocati, sostituendo i notai, di convalidare le compravendite di immobili dal valore catastale sino a 100 mila euro. Governo e maggioranza hanno capitolato anche sui taxi: la norma che aboliva i limiti al numero delle licenze per i «trasporti innovativi», ad esempio i taxi multipli, adesso prevede che la concessione delle licenze dovrà essere contrattata, a livello locale, coi tassisti. Lopposizione dellala sinistra della maggioranza ha imposto uno stop alla privatizzazione dellacqua: tutte le gare, anche quelle in corso, per laffidamento dei servizi idrici locali, fino a una riforma complessiva del settore. Anche la cancellazione della «commissione di massimo scoperto» è stata sostanzialmente annacquata: le banche potranno infatti richiedere ai clienti un «corrispettivo di messa a disposizione delle somme», purché predeterminato.
Ci sono poi alcune norme approvate a Montecitorio, ma che non avranno vita lunga durante il passaggio a palazzo Madama: ad esempio, il via libera alle «parafarmacie» - cioè i banchi dei farmaci al supermercato - di vendere medicinali di fascia «C», con obbligo di ricetta ma non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale, sarà cancellata al Senato. Una soppressione annunciata da parte del ministro della Salute, Livia Turco. E ancora: i limiti di sconto sui libri scolastici, aboliti grazie ad un emendamento di Forza Italia, saranno quasi certamente riproposti dalla maggioranza al Senato. Un intervento in tal senso è stato sollecitato dai librai aderenti allAli-Confcommercio.
Quel che resta della lenzuolata riguarda, per lo più, i distributori di benzina, cancellando i limiti di distanza fra un impianto e laltro e consentendo lapertura di pompe negli ipermercati. «Il disegno di legge Bersani - commenta il presidente dellAssociazione petrolifera, Pasquale De Vita - ha fatto passare modifiche utili solo alla grande distribuzione, e senza modifiche servirà solo a mettere a rischio il percorso di riduzione dei prezzi».
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