Per liberare via Bertani il Comune ha deciso di mandare gli okkupanti a scuola o al mercato

Forse in una ex scuola, forse al posto di un mercato. Nessuno dice dove andrà, ma il Buridda va spostato. La proprietà di via Bersani in cui si trova il centro sociale occupato, infatti, sarà alienata. A quel punto, il Comune si farà carico di trovare una nuova collocazione ai ragazzi del Buridda.
Diverse le ipotesi, secondo l'assessore alla casa Bruno Pastorino: lui stesso, insieme a una commissione tecnica avrebbe già eseguito diversi sopralluoghi sulle proprietà del Comune che «non hanno più la funzione originaria per cui sono state costruite». La decisione, comunque, sarà un affare di giunta. Lo scorso 25 novembre la maggioranza del consiglio comunale, con un ordine del giorno, aveva dato mandato al sindaco e ai suoi per trovare una nuova sistemazione a quei soggetti che occupano gli immobili del comune che saranno venduti. Per questo l'opposizione ha chiesto di portare la questione in commissione consiliare per capire una volta per tutte dove sorgerà il nuovo Buridda. Nella nuova struttura, insieme al centro sociale, potrebbero trovare posto anche «soluzioni innovative - ha spiegato Pastorino -, che diano una risposta a nuovi saperi, nuove conoscenze e nuove economie sociali».
Insomma, quella del Buridda è una patata bollente che continua a girare. E tanto perché prevenire è meglio che curare, a San Teodoro, i cittadini hanno già formato un comitato, con tanto di firme raccolte contro l'ipotesi di trasferire il Buridda nell'ex scuola media di via Pagano Doria. Mentre dal Campasso, dove esiste di fatto un mercato rionale dismesso, fanno presente che non abbasseranno la guardia. «Il Comune ha ancora tempo per decidere» ha detto Bruno Pastorino: per il momento, infatti, la vendita del lotto di immobili in cui rientra anche l'ex università di via Bersani, è stata bloccata.
Ed è ferma per il momento anche la costruzione di un parcheggio sotto il parco cittadino dell' Acquasola. Il consiglio di stato ha già annullato un primo ricorso al Tar presentato da associazioni ambientaliste e cittadini che chiedevano l'annullamento del progetto. Ora, altri residenti hanno preparato un nuovo ricorso. Una questione che trova, in aula rossa, una ferma contrapposizione tra il centro destra, che vuole il parcheggio in un ottica di riqualificazione del parco, e parte della maggioranza, che chiede che quegli alberi non siano toccati.

E si schiera contro la sua stessa giunta: Non sono mancate, anche ieri, proteste da parte dei genovesi. In aula, un gruppo di cittadini di Sant'Ilario. «Vogliamo un incontro - dicono - Aspettiamo da troppo tempo una strada decente».

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