Liberati 15 cani maltrattati dal padrone

Un cacciatore teneva beagle, segugi e pointer in baracche abusive tra escrementi e letame

Beagle, pointer e segugi. Circondati da mucchi di letame, di escrementi e da tre grossi falò dove venivano bruciate materie plastiche. Tenuti in baracche senza finestre in recinti di dimensioni ridotte al cui interno pendevano grovigli di fil di ferro ad altezza di occhi e musi. In queste condizioni sono stati trovati e sequestrati ieri a Bollate dall’Oipa (Organizzazione Internazionale protezione animali) e dalla polizia locale i 15 cani di un anziano cacciatore. L'operazione è scattata dopo la segnalazione di un cittadino che si era reso conto che i cani erano in pessime condizioni.
Il proprietario - che aveva ottenuto il terreno in comodato d'uso esclusivamente per coltivare e che, solo in seguito, aveva poi costruito recinti e baracche abusivamente, ha ammesso di aver effettuto da solo le vaccinazioni agli animali senza farli visitare dal veterinario. «Un fatto gravissimo dal momento che i vaccini - dicono all'Oipa - se iniettati in animali malati, perdono totalmente di efficacia, così come se conservati in condizioni inidonee come in questo caso. Uno dei cani inoltre, una femmina di razza beagle, era chiaramente malata, avendo il petto e le mammelle gonfie come se vi fosse stato dentro un palloncino.

Agli agenti che glielo hanno fatto notare, l'uomo ha risposto che con un po’ di tintura sarebbe passato tutto».
Attualmente i cani sono in custodia presso il canile «Casa Russo» di Vignate, in attesa del sequestro definitivo e di essere adottati.

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