Politica

Il libro Quei giorni turbolenti nella «casa gialla» ad Arles

Il travagliato e «misterioso» rapporto fra Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, che ha segnato profondamente la vita dei due pittori e, in qualche modo, la stessa storia dell’arte, è stato affrontato di recente da un fortunato libro di Martin Gayford, La casa gialla. Van Gogh, Gauguin: nove settimane turbolente ad Arles, pubblicato in Italia dalla casa editrice Excelsior 1881. È la storia, analizzata «chirurgicamente», della convivenza dei due maestri (i loro pensieri, le paure, le ambizioni e le fantasie) nella famosa «casa gialla», l’appartamento che nel 1888 Van Gogh affittò in place Lamartine 2, ad Arles, dove l’artista olandese sperava di stabilire una nuova colonia di artisti. Gauguin accettò l’invito perché era rimasto senza un soldo. I due per alcune settimane vissero serenamente e lavorarono insieme con reciproci stimoli creativi, finché, nel dicembre di quel «maledetto» 1888, scoppiò la follia. O, secondo la nuova tesi di due studiosi tedeschi Hans Kaufmann e Rita Wildegans (autori del libro di imminente pubblicazione in Germania, L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio, edito da Osburg Verlag), la gelosia..

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