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Liedholm e la "memoria lieve" del calcio

Un libro sul Barone che è un ritratto di un campione e di un maestro che ha saputo incarnare una concezione dello sport fatta di umanità, lealtà, stile ed eleganza

Liedholm e la "memoria lieve" del calcio

Si racconta che Nils Liedholm quando decise di trasferirsi in Italia, pare che avesse detto al padre: «Tranquillo, starò lì un anno, massimo due, e poi torno». Ha finito per passare in Italia quasi sessant’anni di vita fino a quel 5 novembre 2007, giorno nel quale ci ha lasciato. È morto a 85 anni a Cuccaro, nel Monferrato, dove possedeva un’azienda agricola e viveva trascorrendo il tempo a occuparsi dei suoi vigneti.

Liedholm, soprannominato il Barone dai tifosi per il suo stile e la sua eleganza, è stato una figura importante del calcio mondiale. Giocatore sopraffino, formò il mitico trio svedese del Milan Gre-No-Li insieme a Gren e Nordahl; brillante allenatore (sei le squadre allenate in Italia) e due scudetti nel 1979 con il Milan e nel 1983 con la Roma. Fu tra i primi in Italia ad adottare con sistematicità la disposizione difensiva a zona, sui modelli delle nazionali olandese e brasiliana. La Svezia gli ha dedicato un francobollo, per ricordare quello che secondo un sondaggio effettuato nel 1999 dal più diffuso quotidiano è stato il più importante calciatore della storia del paese scandinavo. Inoltre fu raffigurato sulla copertina del primo album dei calciatori «Panini».

Ora un libro di Sebastiano Catte intitolato «Nils Liedholm e la memoria lieve del calcio» (Ethos edizioni) raccoglie i suoi racconti di più di mezzo secolo di storia del football mondiale: da Nordahl a Pelè, da Schiaffino a Rivera, da Falcao a Totti. Ne emerge il ritratto di un campione e di un maestro che ha saputo incarnare come pochi una concezione dello sport decisamente agli antipodi di quella oggi trionfante, fatta di umanità, lealtà, stile ed eleganza. Il libro, che si avvale del contributo – sotto forma di interviste – di Antonio Ghirelli, Gianni Rivera, Cesare Maldini, Bruno Conti e Paulo Roberto Falcao, è il frutto di lunghe conversazioni con Nils Liedholm negli ultimi anni della sua vita.

Un’occasione per affrontare, dall’osservatorio privilegiato di un grande protagonista e di un innovatore ineguagliabile, una riflessione sul mondo del calcio in tutte le sue sfumature, pur mantenendo il tono lieve della chiacchierata tra amici.

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